DECALOGO DELLE ASSOCIAZIONI AMBIENTALISTE DELLA PROVINCIA DI MANTOVA

1. Promuovere la riconversione delle attività industriali esistenti ad alto impatto ambientale mediante:

a) l’istituzione di un “parco scientifico, tecnologico e di ricerca”, di interesse non
solo per la provincia di Mantova ma anche per quelle limitrofe, che possa
implementare in maniera originale il network nazionale di questi parchi, finalizzato a
sostenere la crescita economica attraverso un’innovazione che sappia
contemporaneamente attingere a tutte le eccellenze produttive del territorio,
all’università e ai centri di ricerca interessati ad attuare sperimentazioni sul campo,
alle esperienze più avanzate nell’ambito di imprese ad alta tecnologia e impatto
zero, alla ricerca chimica applicata allo sviluppo eco-compatibile, a servizi e
ricerche riguardanti l’ambiente e le bonifiche ambientali. Per tali iniziative potrebbero
essere ottenuti finanziamenti nazionali ed europei.
b) la sostituzione degli impianti per la chimica di sintesi con laboratori dotati di microimpianti
pilota per la ricerca chimica applicata e collocata nell’orizzonte dell’ecocompatibilità,
avvalendosi della qualità del know-how tecnologico storicamente
acquisito;
c) la dismissione di tutte le altre attività ad alto impatto ambientale ma non riconvertibili
nel rispetto dell’ambiente e della salute;
d) il sostegno delle produzioni che rispondano rigorosamente ai criteri della greeneconomy,
con particolare attenzione all’efficienza energetica complessiva;
e) il sostegno delle produzioni agro-industriali di qualità che connotano la principale
vocazione economica del nostro territorio, garantendo loro la massima tutela contro
l’impatto esercitato dalle attività industriali potenzialmente inquinanti, responsabili di
danni materiali e d’immagine sul mercato;
f) lo sviluppo dell’agricoltura biologica, sia zootecnica che orto-cerealicola,
incentivando sia i canali distributivi a filiera corta che l’educazione alimentare;
g) il recupero e la valorizzazione del patrimonio storico, artistico e naturalistico per
finalità culturali, anche in grado di contribuire allo sviluppo di un turismo di qualità.
2. Governare la transizione di medio periodo, verso la riconversione o la dismissione delle
produzioni ad alto impatto ambientale, tramite:
a) interdizione di tutti gli impianti e gli annessi che ancora costituiscono fonti attive di
inquinamento, quali serbatoi di sostanze chimiche e tubazioni di distribuzione/raccolta
di prodotti/reflui di natura chimica che ancora siano privi di bacini impermeabilizzati di
contenimento, doppi fondi, doppia parete incamiciante;
b) contenimento spazio-temporale per quanto tecnologicamente fattibile delle fasi aperte
dei cicli produttivi;
c) massimizzazione dell’efficienza dei sistemi di abbattimento degli inquinanti emessi in
continuo, in discontinuo e in emergenza;
d) introduzione di automatismi tecnologici in grado di impedire che possibili interruzioni
accidentali o tecniche dell’alimentazione energetica degli impianti producano, a seguito
di fermate in sicurezza, sovraccarichi dei sistemi di abbattimento con dispersione
importante degli inquinanti nelle matrici ambientali (es. fumate nere da camino);
e) introduzione di ridondanze nei sistemi automatici di controllo a feed-back degli impianti
produttivi per minimizzare la probabilità di anomalie in grado di esercitare impatti
negativi sull’ambiente;
f) attuazione di piani di manutenzione preventiva e non solo riparativa del guasto ad
inquinamento avvenuto;
g) sospensione delle autorizzazioni per quelle industrie in cui le misure di sicurezza
stabilite nell’atto autorizzativo, nonché un piano adeguato di emergenza esterno ove
previsto, non vengano realizzati entro 1 anno dalla loro contestazione. Il termine di 1
anno è mutuato dal Dlgs.758/94 che regola l’istituto della prescrizione per gli ambienti di
lavoro e che indica questo intervallo temporale come limite massimo per l’adozione di
misure correttive di particolare complessità.
3. Attuare immediatamente tutte le misure di messa in sicurezza e successiva bonifica dei
siti inquinati da parte dei soggetti obbligati (inquinatori o enti pubblici eventualmente
surroganti con facoltà di rivalsa), a partire da quelle fonti che costituiscono un maggior rischio
per la salute della popolazione residente o dimostrano maggiore probabilità di produrre grave
danno ambientale.
4. Salvaguardare le risorse idriche come bene pubblico primario ed indisponibile, intese
come corsi d’acqua, rogge, fiumi, laghi, falda profonda e superficiale, contrastando
l’inquinamento di qualsiasi origine: industriale, agricola o urbana, tramite le seguenti azioni:
a) garantire un rigoroso controllo sulla presenza di idonei impianti di depurazione delle acque
a partire dai depuratori comunali;
b) promuovere studi ed interventi di sistema;
c) realizzare un piano provinciale di spandimento dei liquami che tenga in dovuto conto il
rapporto tra superficie del territorio, numero di capi di bestiame, numero di abitanti,
distanze dai centri abitati, tecnologie e controllo di gestione dello spandimento e dello
stoccaggio dei reflui di liquame per la necessaria maturazione ed utilizzo come fertilizzante,
nonché la protezione delle acque superficiali e profonde da ogni rischio di percolamento;
d) gestire il servizio di erogazione dell’acqua potabile esclusivamente da parte di soggetti di
diritto pubblico;
e) sospendere immediatamente ogni prevista gara di vendita a privati del servizio di
erogazione dell’acqua potabile;
f) migliorare per quanto tecnicamente possibile la qualità dell’acqua potabile;
g) informare la cittadinanza dei vari aspetti ambientali, sanitari, gestionali ed economici che
riguardano l’uso dell’acqua sul nostro territorio;
h) promuovere campagne di informazione e sensibilizzazione sul risparmio idrico, agendo
anche sulla modulazione delle tariffe;
i) promuovere l’utilizzo dell’acqua dell’acquedotto per uso potabile, a partire da tutte le
strutture pubbliche, con il risultato di ridurre il crescente uso delle acque minerali.
j) estendere la rete degli acquedotti a tutti i centri abitati, garantendo nelle more un accesso
facilitato all’acqua potabile;
k) intensificare la vigilanza sull’utilizzo, la costruzione e la manomissione di pozzi di
approvvigionamento idrico non autorizzati.
5. Tutelare il suolo, tutelare e promuovere i parchi, le riserve naturali e le zone protette per
la salvaguardia della flora e della fauna nella loro biodiversità, mediante:
a) rafforzamento e qualificazione della sorveglianza e del controllo;
b) ridefinizione precisa e puntuale dei loro confini;
c) promozione della fruizione culturale di queste aree contestualmente alla limitazione e
proibizione della caccia;
d) realizzazione di un piano provinciale per lo sviluppo del rimboschimento sia in area
golenale dei fiumi che nelle normali aree agricole con il pieno coinvolgimento dei proprietari
dei terreni interessati.
6. Adottare politiche energetiche che, messa al bando ogni ipotesi residuale di produzione
di energia nucleare, siano fortemente orientate al risparmio energetico ed al
contenimento dei consumi dei combustibili fossili per una riduzione significativa dei gas
serra mediante:
a) introduzione dell’obbligo per le nuove costruzioni di applicare la classe energetica più
elevata;
b) incentivazioni per la ristrutturazione energetica degli edifici esistenti con l’applicazione
delle tecnologie più avanzate relativamente a coibentazioni ed impianti di
climatizzazione;
c) recupero del calore in eccesso, prodotto e disperso dalle attività industriali, attraverso
la costruzione o l’estensione delle reti di teleriscaldamento;
d) promozione della produzione di energia da fonti rinnovabili solo da biomasse di
scarto, con esclusione del CDR;
e) modelli di mobilità urbana ed inter-urbana che si avvalgano di sistemi di trasporto a
basso impatto ambientale ed energetico.
7. Gestire integralmente la filiera dei rifiuti
a) acquisendo il know how delle esperienze più virtuose;
b) favorendo la riduzione della produzione dei rifiuti a livello industriale e domestico;
c) organizzando la raccolta differenziata porta-a-porta, compreso l’olio esausto di uso
domestico;
d) vietando contestualmente nuove realizzazioni, rinnovi autorizzativi o ampliamenti di
qualsiasi impianto di termo-distruzione di rifiuti pericolosi e non-pericolosi (inceneritori,
termovalorizzatori) che comportino dispersioni di inquinanti di qualsiasi entità nelle
matrici ambientali.
e) decretando l’interdizione immediata per ogni impianto già esistente che non risponda a
tutti i requisiti normativi o che comunque comporti apprezzabili e documentabili rischi
per la salute della popolazione residente e lavorativa.
f) escludere categoricamente dal territorio provinciale la localizzazione delle scorie
nucleari.
8. Abbattere l’inquinamento da traffico veicolare perseguendo la riduzione del tasso di
motorizzazione, attraverso i seguenti provvedimenti riportati in ordine di priorità:
a) evitare ogni ulteriore cementificazione e consumo del territorio, compreso il
fotovoltaico a terra, nonché privilegiare la riqualificazione e la ristrutturazione
dell’esistente alla costruzione di nuove opere, sia rispetto alla viabilità che all’edilizia;
b) ridurre l’escavazione degli inerti e ripristinare l’uso agricolo dei siti oggetto di
escavazione con la massima sollecitudine, nonché potenziare l’utilizzo di materiale
riciclato;
c) anteporre il trasporto su rotaia di merci e passeggeri a quello su gomma, con
particolare riferimento alla linea Mantova-Codogno-Milano, Verona-Modena e
Viadana-Casalmaggiore;
d) incentivare l’uso di mezzi pubblici tecnologicamente innovativi e non inquinanti nella
comunicazione inter-comunale (minimetrò e personal rapid transit);
e) favorire la mobilità ciclopedonale tramite una rete di ciclabili completa ed accessibile;
f) sostituire progressivamente gli attuali mezzi pubblici con nuovi veicoli a ridotto
impatto;
g) adottare piani logistici per la distribuzione delle merci in città con mezzi non
inquinanti;
h) prevedere in prospettiva l’uso esclusivo di auto e moto ad impatto zero (elettriche) nei
centri abitati;
i) perseguire politiche di dissuasione dell’auto in città con infrastrutture di intermodalità
(parcheggi di scambio);
j) costruire infrastrutture finalizzate ad escludere l’attraversamento veicolare nei centri
abitati (specie mezzi pesanti), soltanto qualora una preliminare e qualificata
valutazione di impatto ambientale (VIA) e sanitaria (VIS) indichi un rapporto costobeneficio
particolarmente favorevole, con esplicita esclusione di tracciati autostradali
dando la priorità al completamento delle opere mai portare a termine, come l’asse sud
dalla Valle dei Fiori all’Autobrennero;
k) vietare il traffico pesante in prossimità di aree residenziali, anche dando effettiva
attuazione a provvedimenti già deliberati.
9. Esigere dalle Pubbliche Amministrazioni e dagli Enti preposti alla tutela dell’ambiente e della
salute pubblica che all’interno dei propri documenti di programmazione si preveda sempre un
capitolo dedicato al rapporto ambiente/salute sostenuto da:
a) strumentazione efficiente, affidabile, sensibile e specifica, validata da
organizzazioni scientificamente e tecnicamente accreditate, tale da ridurre al
minimo la possibilità di valutazioni ambivalenti;
b) operatori pubblici con alta competenza ed esenti da ogni conflitto d’interesse;
c) piani di vigilanza e controllo sul campo delle potenziali fonti di inquinamento
ambientale a maggior impatto sulla salute della popolazione;
d) piani di monitoraggio, anche in continuo, a partire dalle aree a maggiore criticità
ambientale, finalizzati sia ad individuare picchi anomali di concentrazione di
inquinanti per i quali devono scattare immediatamente misure correttive anche
drastiche (fermate temporanee degli impianti che contribuiscono ad alimentare il
picco anomalo, blocco del traffico, ecc), sia a calcolare ed attribuire a livello di
popolazione, tramite adeguata modellistica, la dose-cumulativa di esposizione per
gli inquinanti di maggior interesse tossicologico. Su questa dose cumulativa
saranno invece modulati gli interventi di risanamento a medio-lungo termine.
e) sistema avanzato di sorveglianza epidemiologica della popolazione che si
avvalga, oltre dell’integrazione di tutti i flussi informativi disponibili, anche
dell’impiego di indicatori biologici di esposizione in grado di apprezzare non solo
rischi storici ma attuali. Ciò sulla scorta dell’esperienza viadanese che ha assunto
la popolazione infantile come quella più sensibile al danno ambientale non
confondibile con altro (occupazionale, da fumo di tabacco) e come quella in grado
di informare anticipatamente sul futuro sanitario della nostra società;
10. Prevedere periodici incontri tra istituzioni, associazioni ambientaliste e culturali, associazioni
degli imprenditori ed organizzazioni sindacali, ispirati da esigenze di trasparenza, di
comunicazione pubblica su percorsi d’indagine, piani di monitoraggio e risultati ottenuti nei
diversi fronti d’intervento anche mediante la realizzazione di un sito ufficiale e di un blog su cui
possano intervenire i cittadini. La trasparenza e l’aggiornamento delle informazioni verranno
quindi garantite anche tramite l’utilizzo dell’informatica (internet) che andrà implementata in un
territorio mantovano ancora privo in molti comuni della banda larga.
Il confronto delle opinioni e i contributi tecnico-scientifici concorrono all’innalzamento del livello
culturale che costituisce il presupposto principe per giungere alla soluzione dei problemi in
questione.
Sottoscrivono le seguenti Associazioni Ambientaliste:
ADAS
AIUTIAMO L’AMBIENTE DI SAN MATTEO DELLE CHIAVICHE
AMBIENTE E SVILUPPO
AMICI PER L’AMBIENTE E LA SALUTE DI BELFORTE
CODIAMSA
COMITATO CONTRO AUTOSTRADA CREMONA MANTOVA
COMITATO CONTRO NUCLEARE GRUPPO CULTURALE DEL VICARIATO SAN
BENEDETTO
COMITATO DI SALVAGUARDIA DEL TERRITORIO DI CASTIGLIONE D/S
COMITATO LAGO PAIOLO
COMITATO NO NUCLEARE PEGOGNAGA SIG.RA DANIELA NIZZOLA
COMITATO VALLETTAVALSECCHI
DECRESCITA FELICE
FORUM
ITALIA NOSTRA
MARIO E STEFANIA CHIMINAZZO CASTELLUCCHIO
MANTUAMOTHERS
MEDICI PER L’AMBIENTE
NOI, AMBIENTE, SALUTE VIADANA

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Aria Marzo 2011

Relazione sugli inquinanti rilevati dalle centraline ARPA nella città di Mantova relative al mese di Marzo 2011

 

SO2I dati rilevati dalle centraline sono rimasti dentro la norma consentita valore min.5 mcg/mc valore max 8 mcg/mc

 

PM10 – I valori fuori dalla norma durante il mese di Marzo 2011

Centralina N° Giorni fuori norma Data Valore min.riscontrato Valore maxriscontrato
ARIOSTO

9

5,6,9,10,11, 12,23,24,25

56mcg/mc

120mcg/mc

GRAMSCI

8

5,6,9,10,11, 12,24,25

52mcg/mc

101mcg/mc

S.AGNESE

6

9,10,11,12,24, 25

58mcg/mc

96mcg/mc

TRIDOLINO

8

5,6,9,10,11, 12,23,24,25

59mcg/mc

94mcg/mc

 

PM2,5 – I valori fuori dalla norma durante il mese di Marzo 2011

Centralina N° Giorni fuori norma Data Valore min. riscontrato Valore maxriscontrato
S.AGNESE

13

1,3,9,10,11, 12,13,15,18,19,

23,24,

25

29mcg/mc

85mcg/mc

 

 

NO2 I dati rilevati  dalle centraline sono rimasti nella norma consentita valore min 27mcg/mc valore max 139 mcg/mc

 

CO – I dati delle centraline si sono mantenuti per tutto il mese entro la norma (min.0,5 max 4)

 

Benzene – Valori riscontrati dalle centraline nel mese di Marzo 2011

Centralina N°Giorni fuori norma

Data

Valore min.riscontr. Valore max riscontr.
ARIOSTO

0

            

<3mcg/mc

3,5mcg/mc

S.AGNESE

0

            

<3mcg/mc

<3mcg/mc

GRAMSCI

0

 

<3mcg/mc

<3mcg/mc

 

Meteo  Marzo 2011

Sereno Variabile Nuvoloso Pioggia Nebbia
14gg 10gg 2gg 5gg 0gg

 

La Tabella sottostante rappresenta il numero dei giorni in cui i dati ARPA nel mese di Marzo non erano disponibili

Centralina

SO2

PM10

PM 2,5

NO2

CO

Benzene

Ariosto

5

3

*

4

*

4

Gramsci

3

3

*

3

11

7

S.Agnese

*

3

3

6

3

7

Tridolino

6

8

*

3

7

*

*Manca l’apparecchiatura per il rilevamento dei dati

 

 

 

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Aria Febbraio 2011

Relazione sugli inquinanti rilevati dalle centraline ARPA nella città di Mantova relative al mese di Febbraio 2011

 

SO2I dati rilevati dalle centraline sono rimasti dentro la norma consentita valore min.5 mcg/mc valore max 14 mcg/mc

 

PM10 – I valori fuori dalla norma durante il mese di Febbraio 2011

Centralina N° Giorni fuori norma Data Valore min.

riscontrato

Valore max

riscontrato

ARIOSTO

11

4,5,6,7,8,

11,12,13,14,15,

19

52mcg/mc

127mcg/mc

GRAMSCI

11

4,5,6,7,8,

11,12,13,14,15,

19

55mcg/mc

133mcg/mc

S.AGNESE

14

1,2,4,5,6,

7,8,11,12,13,

14,15,19,27

52mcg/mc

127mcg/mc

TRIDOLINO

17

1,2,3,4,5, 

6,7,8,11,13,

15,19,20,21,22,

23,27

61mcg/mc

164mcg/mc

 

PM2,5 – I valori fuori dalla norma durante il mese di Febbraio 2011

Centralina N° Giorni fuori norma Data Valore min. riscontrato Valore max

riscontrato

S.AGNESE

20

1,2,3,4,5,

6,7,8,11,12,

13,14,15,19

20,21,22,23,

27,28

28mcg/mc

128mcg/mc

 

 

NO2 I dati rilevati  dalle centraline sono rimasti nella norma consentita valore min 46mcg/mc valore max 197 mcg/mc

 

CO – I dati delle centraline si sono mantenuti per tutto il mese entro la norma (min.0,5 max 2,5)

 

Benzene – Valori riscontrati dalle centraline nel mese di Febbraio 2011

Centralina N°Giorni fuori norma

Data

Valore min.riscontr. Valore max riscontr.
ARIOSTO

1

             8

 

5,2mcg/mc

S.AGNESE

1

             7

 

5,5mcg/mc

GRAMSCI

0

 

<3mcg/mc

4,7mcg/mc

 

Meteo  Febbraio 2011

Sereno Variabile Nuvoloso Pioggia Nebbia
10gg 1gg 6gg 4gg 7gg

 

La Tabella sottostante rappresenta il numero dei giorni in cui i dati ARPA nel mese di Febbraio non erano disponibili

Centralina

SO2

PM10

PM 2,5

NO2

CO

Benzene

Ariosto

5

5

*

5

*

7

Gramsci

5

5

*

5

9

5

S.Agnese

*

6

6

6

5

9

Tridolino

5

7

*

5

9

*

*Manca l’apparecchiatura per il rilevamento dei dati

 

 

 

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Suggerimenti e proposte per il PGT (Febbraio 2011)

Spett.le    Direzione Sviluppo del Territorio e Tutela dell’Ambiente

Via Roma, 39 – 2° piano 46100 Mantova

Oggetto: SUGGERIMENTI e PROPOSTE da parte dell’Associazione denominata “Comitato di Valletta Valsecchi” ai fini del prosieguo della stesura del PGT

Il sottoscritto Giorgio avv. Bassi, in qualità di presidente pro-tempore del Comitato di Valletta Valsecchi (fotocopia carta di identità in allegato) visto l’ “AVVISO  di prosecuzione del procedimento di redazione degli atti costituenti il Piano di Governo del Territorio del Comune di Mantova” (P.G. 38653/2010 Pge 40730) desidera avanzare i  seguenti suggerimenti e le successive proposte per il quartiere rappresentato.

Ci si permette anche di effettuare qualche valutazione per quanto riguarda più in generale la Città di Mantova.

QUARTIERE VALLETTA VALSECCHI

Il quartiere, il cui perimetro è evidenziato nell’allegata planimetria 1, necessita a nostro avviso di interventi manutentivi migliorativi, nonché di interventi che ne rafforzino l’immagine. Per una migliore comprensione si tratteranno i suggerimenti e le proposte per argomenti.

 

Manutenzione

  • Ø Marciapiedi – I marciapiedi di Via Torelli, via Luzio, via Scalarini, via 8 Marzo, via Campi, via Mozart e strada Diga Masetti necessitano di interventi manutentivi come è avvenuto per le vie Grossi, Volta e Allende in un recente passato e per via Ariosto alcuni anni fa.
  • Ø Asfalto – Le vie Don Mazzolari e Campi necessitano di riasfaltatura, dopo i recenti lavori eseguiti da TEA per il teleriscaldamento. Anche via Ariosto necessita di un intervent, in particolare in prossimità del supermercato.
  • Ø Scarpata – La parte terminale della scarpata di strada Diga Masetti è stata oggetto di intervento di pulizia e riordino con eliminazione delle piante infestanti. Resta da fare il medesimo intervento per la parte iniziale (all’incirca fino all’incrocio con via Mozart).
  • Ø Illuminazione pubblica  – Sia almeno resa omogenea l’illuminazione pubblica tra le vie del quartiere, ovvero tra le vie appena sistemate (es. Via Grossi e via Volta) e le restanti.

Si fa presente però che i pali dell’illuminazione pubblica esistenti in Valletta appaiono più scadenti rispetto a quelli ubicati in altre parti della Città sia per qualità del punto luce, sia per numero di punti luce (frequenza dei pali).

Si portano due esempi. I pali dell’illuminazione pubblica posta in essere sulla ciclo-pedonale sull’argine maestro (non ancora ultimata o forse non ancora esistente, e pertanto non fruita) sia per design, che per numero di punti luce. Ad ogni palo alto, che illumina la strada, ci è attaccato un braccio porta-lampada che illumina la ciclabile. Tra due pali alti poi è stato inserito un palo basso solo per la ciclabile. Se paragonati questi pali con quelli esistenti in Valletta Valsecchi, si nota come lungo la ciclo-opedonale di Via Volta, di recentissima realizzazione, non è stata prevista alcuna illuminazione specifica per la pista stessa. E i punti luce per illuminare la sede stradale appaiono forse appena sufficienti per dare luce alla strada.

Altro esempio è l’illuminazione pubblica presente in Valletta Paiolo, in cui i pali che danno luce alla strada hanno una certa frequenza (maggiore rispetto a quella dei pali in Valletta) e una certa altezza dal suolo, che sembra inferiore a quella dei pali installati in Valletta (o forse la luce è più intensa). Ad intervalli regolari sui pali è stata poi prevista illuminazione ad hoc per marciapiedi e ciclabili.

  • Ø Decoro urbano  – Si chiede l’estensione del regolamento del decoro urbano anche al quartiere di Valletta Valsecchi.

 

Aree Verdi e tempo libero

  • Ø Area in fregio al lago Inferiore  – Tale area è molto frequentata nella bella stagione (da marzo ad ottobre circa) soprattutto in occasione di festività, per cui ci sono giornate in cui si può stimare la presenza di almeno 200 persone. Per tale area si chiede innanzitutto che venga prevista l’installzione di un punto ristoro con servizi igienici in quantità sufficiente a soddisfare un tale numero di utenti.

Servirebbe anche illuminazione: non eccessiva, da non creare frequentazioni notturne, ma sufficiente a dare un minimo di illuminazione all’imbrunire (simile a quella ubicata sulle sponde dei laghi Inferiore e di Mezzo dal Parco del Mincio).

Servirebbe inoltre una certa frequentazione da parte della vigilanza per sorvegliare il luogo, in quanto in vari sopralluoghi si sono trovati residui di fuochi fuori dai barbecue predisposti. Servirebbe poi una regolamentazione dell’uso di mezzi di diffusione della musica per orari nell’arco della giornata e per volume.

  • Ø Area verde dietro centro servizi MPS – Questo spazio verde, che accoglie tra l’altro anche una pista da pattinaggio, necessita di essere riqualificata e lasciata alla libera fruizione dei ragazzi del quartiere.

 

Commercio

  • Ø Esercizi di vicinato e mercato rionale – Numerose sono le vetrine vuote e chiuse in quartiere. L’esempio più eclatante è rappresentata dall’”area Mascaro” all’angolo tra le via Ariosto e Mozart. Il mercato rionale del martedì pomeriggio nel parcheggio di via Allende si presenta ultimamente con due o tre bancarelle. Si chiedono azioni concrete a sostegno di commercianti e ambulanti.

 

Parcheggi

  • Ø Aree BAM/MPS – Si chiede che i due parcheggi che affacciano rispettivamente su via Luzio (33 posti auto) e via Grossi (66 posti auto) siano definitivamente messi a disposizione della cittadinanza/residenti, come era nella Convenzione stipulata tra BAM e Comune negli anni ’80 del secolo scorso (non si ricorda la data esatta). In tale atto infatti si stabiliva che le due aree parcheggio fossero destinate in orario ufficio ai lavoratori della BAM (ora MPS), mentre nelle ore notturne (dalle ore 18:00) fossero a disposizione dei residenti.

Vista la generalizzata e cronica carenza di posti auto, si propone di valutare congiuntamente la possibilità di ricavare un’area parcheggio nella valletta dietro via Torelli. Tale area ha due accessi: a metà di via Torelli e via Allende.

 

Cultura

  • Ø Festivalletteratura – Si chiede che alcuni eventi del Festivalletteratura possano trovare accoglienza anche in Valletta ad esempio nell’area verde di fronte alla sede del CAI. Ciò sarebbe un’occasione di lavoro e di rilancio per gli esercizi di vicinato.

 

Viabilità

  • Ø Via Brennero – Siano fatte rispettare le ordinanze del Comune di Mantova (n° 389 del 5/12/2000 e n° 489 del 24/12/2002 ed eventuali altre e successive ordinanze) e della Provincia (n° 1 del 19/02/2008 e successiva integrazione) di limitazione al transito dei mezzi pesanti.

In occasione della richiesta di lavori per la messa in sicurezza di via Brennero, si era chiesta l’installazione di idonee barriere anti-rumore nel tratto dall’incrocio con strada Diga Masetti e i semafori per tentare di ridurre il disagio agli abitanti.

  • Ø Piazzale e rondò di Porta Cerese – Si auspica che il transito veicolare di attraversamento della città con direzione nord/sud venga ridotto, grazie alla realizzazione del tratto terminale dell’Asse sud con innesto diretto all’autostrada. (cfr. più sotto “Città di Mantova – Anello tangenziale”). Per quanto riguarda il rondò si ribadisce la contrarietà alla sua realizzazione prima del completamento dell’Asse Sud.
  • Ø Argine Maestro – Si chiede che NON venga trasformata in asse viario di collegamento tra la via Brennero e la zona di Fiera Catena, per il transito veicolare. Il quartiere non sopporterebbe infatti di essere lambito anche sul terzo lato da una via densamente trafficata (ovest porta Cerese, sud Via Brennero ed est Argine Maestro). Si è invece favorevoli alla realizzazione di tutti quegli interventi che trasformino l’argine in asse ciclo-pedonale che possa accogliere il transito in assoluta sicurezza.
  • Ø Rete ciclo-pedonale – Si chiede il completamento dell’anello ciclo-pedonale entro il quartiere (cfr. più sopra “Manutenzioni – Marciapiedi”). In alcune vie del quartiere i marciapiedi esistenti sembrano presentare già la larghezza adeguata ad ospitare una pista ciclabile, ma non sono adeguatamente segnalati né con segnaletica verticale, né con quella orizzonatale. Si chiede dunque che vengano rimossi/spostati gli ostacoli (cabine telefoniche, pali della luce, ecc), che li rendono impraticabili, oltre a realizzare la segnaletica necessaria. E’ importante che la rete ciclo-pedonale possa essere utilizzata in sicurezza anche da minorenni non accompagnati (es. Percorso casa – scuola).

 

Infrastrutture

  • Ø Ferrovia – Si chiede che venga mantenuto il divieto di transito dei convogli merci nelle ore notturne (22:00 – 6:00). Si auspica in un futuro non molto lontano l’eliminazione della tratta ferroviaria a ridosso del quartiere, in quanto fonte di pericolo, di inquinamento acustico e di vibrazioni/oscillazioni a carico dei fabbricati prospicienti. Le oscillazioni sono ovviamente maggiormente percepibili ai piani alti dei condomini.

 

Scuole

  • Ø Progetto Pedibus – Si è favorevoli all’attivazione del servizio a favore delle scuole di quartiere.

 

Aree ALER (ex profughi giuliani)

  • Ø Quando gli edifici esistenti, ormai fatiscenti, verranno demoliti si chiede che la destinazione dell’area non sia più residenziale pubblica, già ampiamente presente in quartiere (via Volta e Via Torelli). Per la scelta della destinazione si auspica o verde pubblico o residenza privata con volumetria non superiore a quella degli edifici abbattuti.

 

CITTÀ DI MANTOVA

 

Viabilità

In linea generale si ritiene non è più tollerabile che Mantova subisca quotididianamente il transito veicolare di attraversamento con direzioni nord/sud ed est/ovest proveniente quasi esclusivamente dagli abitanti dei Comuni limitrofi. Non è più procrastinabile la realizzazione di un vero anello tangenziale che abbracci la città oltre la cintura dei laghi.

  • Ø Asse sud e rondò a Porta Cerese – Si chiede il completamento dell’Asse Sud dalla Valle dei Fiori all’autostrada del Brennero, al fine di convogliare il traffico pesante in uscita dall’asse sud direttamente sull’autobrennero, anziché sulle vie Parma e Brennero in Comune di Mantova. Entrambe queste due strade transitano ai margini di quartieri densamente abitati.

Come detto sopra si ribadisce la contrarietà alla realizzazione del rondò a Porta Cerese prima del collegamento dell’Asse Sud all’autobrennero.

  • Ø Anello tangenziale – Si ravvisa la necessità che la Città di Mantova, capoluogo di provincia, abbia un anello tangenziale su cui convogliare e smistare il traffico veicolare soprattutto pesante. Il tratto di Tangenziale Nord e l’Asse sud devono trovare collegamento. Si vedeva con grande interesse ad esempio la realizzazione del Lotto B della tangenziale, previsto nel Protocollo del 1996, che prevedeva il collegamento Asse Sud/tangenziale Nord. Tale progetto aveva già trovato consensi in Parco del Mincio, Regione Lombardia e Provincia di Mantova.
  • Ø Argine Maestro e Ponte a Catena – NON si è favorevoli alla trasformazione dell’argine Maestro ad asse viario per il transito dei mezzi veicolari con collegamento al lungolago Gonzaga, in quanto il traffico veicolare va fatto transitare fuori dal perimetro della città (cfr. Qui sopra “Anello tangenziale” e “Argine Maestro” in ‘Quartiere Valletta Valsecchi’). Si ritiene assurdo il transito dei veicoli a motore entro il perimetro dei laghi. Il traffico veicolare va fatto scorrere lontano dalla città.
  • Ø Rete ciclo-pedonale – Si chiede che le piste ciclo-pedonali esistenti in quartiere e quelle di prossima realizzazione, vengano collegate con le piste cilo-pedonalie ciclabili previste per l’intera città. (cfr. Piano delle Piste ciclabili approvato con DGC del 2004). Si chiede che tutti i percorsi ciclo-pedonali possano essere fruiti in sicurezza anche da minorenni non accompagnati (es. Percorso casa – scuola).

 

Infrastrutture

  • Ø Ferrovia – Si auspica in un futuro immediato l’eliminazione della cintura ferroviaria che recinge la Città di Mantova ad Ovest e a Sud. Appare congruo e ragionevole che la tratta ferroviaria Verona – Mantova dalla stazione di Sant’Antonio (Porto Mantovano) venga fatta correre in fregio al Canale Diversivo fino alla zona di Valdaro con collegamenti per la stazione Frassine.

 

Aree Verdi: zona Bosco Virgiliano

  • Ø Centro TEA  – Il bosco Virgiliano è un polmone verde ai margini della città molto frequentato nel tempo libero da persone che praticano jogging, da fruitori del canile, allievi della Mantovana calcio, ecc. La scelta di ubicare nel vecchio sedime del campo da baseball il centro TEA appare incongrua e scellerata. Siamo fermamente contrari all’individuazione di quel sito, in quanto è portatore di un’inevitabile aumento del traffico veicolare in ingresso uscita dalla via chiusa del bosco. Ci si aspetterà infatti non solo il transito delle automobili degli operatori, ma camion, furgoni, ecc. specialmente in orari quali la mattina presto. Gli abitanti degli edifici che affacciano su via Brennero oltre al perenne disturbo del traffico veicolare sulla via Brennero stessa e il transito dei convogli ferroviari, dovrebbero sopportare anche il transito dei mezzi TEA appena al di là della ferrovia.

Non si può nemmeno immaginare che venga un giorno trasformata in carrabile la strada sterrata che transita per il sottopasso e si collega con via Mozart.

 

Zona industriale

  • Ø IES/MOL – Si chiede che l’area su cui è insediata la IES/MOL, venga quanto prima liberata, ovvera si chiede la DELOCALIZZAZIONE dell’industria in questione. Si ricorda infatti che è in scadenza la concessione per l’area (2014 o 2017) e viste le continue prescrizioni (sempre disattese), che negli anni sono state chieste prima alla Cameli petroli, poi alla IES e ora alla MOL, si ritiene non più procrastinabile l’allontanamento dell’industria.

Certi di un favorevole accoglimento delle richieste avanzate, cordialmente si saluta

 

Giorgio Bassi

 

Mantova, lì 02/02/2011

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Aria Gennaio 2011

Relazione sugli inquinanti rilevati dalle centraline ARPA nella città di Mantova relative al mese di Gennaio 2011

 

SO2I dati rilevati dalle centraline sono rimasti dentro la norma consentita valore min.5 mcg/m valore max 12 mcg/m

 

PM10 – I valori fuori dalla norma durante il mese di Gennaio 2011

Centralina N° Giorni fuori norma Data Valore min.riscontrato Valore maxriscontrato
ARIOSTO

8

1,2,6,24, 25,26,27,31

63mcg/m

116mcg/m

GRAMSCI

6

6,24,25,26, 27,31

59mcg/m

108mcg/m

S.AGNESE

5

24,25,26,27,31

67mcg/m

111mcg7m

TRIDOLINO

11

3,4,6,15,16, 18,24,25,26,27,

31

51mcg7m

157mcg/m

 

PM2,5 – I valori fuori dalla norma durante il mese di Gennaio 2011

Centralina N° Giorni fuori norma Data Valore min. riscontrato Valore maxriscontrato
S.AGNESE

20

1,2,3,11,12, 13,14,15,16,

18,19,23,24,

25,26,27,31

26mcg/m

104mcg/m

 

 

NO2 I dati rilevati  dalle centraline sono rimasti nella norma consentita valore min 23 mcg/m valore max 114 mcg/m

 

CO – I dati delle centraline si sono mantenuti per tutto il mese entro la norma (min.0,6 max 1,8)

 

Benzene – Valori riscontrati dalle centraline nel mese di Gennaio 2011

Centralina N°Giorni fuori norma

Data

Valore min.riscontr. Valore max riscontr.
ARIOSTO

2

17,26

5,6mcg/m

6,1mcg/m

S.AGNESE

0

 

<3mcg/m

3,6mcg/m

GRAMSCI

0

 

<3mcg/m

4,7mcg/m

 

Meteo  Gennaio 2011

Sereno Variabile Nuvoloso Pioggia Nebbia
6gg 3gg 19gg 3gg 0gg

 

La Tabella sottostante rappresenta il numero dei giorni in cui i dati ARPA nel mese di Gennaio non erano disponibili

Centralina

SO2

PM10

PM 2,5

NO2

CO

Benzene

Ariosto

5

4

*

8

*

6

Gramsci

4

6

*

7

4

4

S.Agnese

*

7

5

7

7

10

Tridolino

5

7

*

5

9

*

*Manca l’apparecchiatura per il rilevamento dei dati

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Segnalazione al Comune di Mantova 2011_01_21

Spett.le U.R.P.

Comune di Mantova

 

Ci permettiamo di segnalare due situazioni di particolare disagio che, da qualche tempo, gli abitanti del quartiere lamentano.

  1. In via Grossi e via Volta sono stati recentemente fatti lavori di riqualificazione, da tempo attesi, tra i quali l’ampliamento, su un lato delle vie, dei marciapiedi trasformati in ciclopedonali. Queste ultime sono segnalate in modo inadeguato, soprattutto mancando la segnaletica orizzontale (icona della bicicletta e del pedone) come presente in altre ciclopedonali della città. Ciò comporta diversi disagi: chi transita in bicicletta per queste vie non ha ancora capito che deve utilizzare le ciclopedonali, ma rimane sulla sede stradale, divenuta particolarmente stretta, con evidente pericolo per sé e con grave preoccupazione per i conduttori di vetture, che temono ad ogni istante di urtare il ciclista di turno.

Si chiede di provvedere con cortese urgenza ad appropriata segnaletica orizzontale.

  1. In piazzale di porta Cerese, nello stretto marciapiede  sopraelevato tra la farmacia e il bar,  dopo lavori recentemente effettuati è stata lasciata nell’asfalto una fenditura lunga più di un metro e con larghezza decrescente, non troppo ampia ma comunque atta a costituire serio pericolo per chi transitasse in bicicletta su quel tratto.    Si coglie l’occasione per sollecitare anche la predisposizione dell’adeguato collegamento tra le ciclabili  di piazzale Mozzarelli (davanti alla Gazzetta) e via Grossi. A tal proposito si fa notare che, in attesa di sistemazione più armoniosa, si possono collegare le due ciclabili semplicemente

a)      spostando il supporto metallico per la pubblicità;

b)      tracciando sull’asfalto una o più righe bianche, o gialle, che delimitino la carreggiata della ciclabile, cui si dovrebbe aggiungere l’icona della bicicletta;

c)      rendere più chiaro il divieto di sosta atteso che quel tratto di cicabile (anche in conseguenza della non adeguata segnalazione) è diventato di fatto un’area di sosta per le automobili.

d)      Sanzionare eventualmente le autovetture in sosta;

Si chiede anche in questo caso di provvedere con cortese urgenza, dal momento che i disagi durano da tempo e che dal momento che si tratterebbe comunque di interventi che implicano un risibile impegno di spesa.

Con osservanza,

Comitato di Valletta Valsecchi

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Aria Dicembre 2010

Relazione sugli inquinanti rilevati dalle centraline ARPA nella città di Mantova relative al mese di Dicembre 2010

SO2 – I valori riscontrati dalle centraline durante il mese sono stati al di sotto della soglia consentita il valore max riscontrato è stato di 25mcg/m il giorno 1/12presso la centralina di via Ariosto che è il giorno successivo all’incidente accaduto in YES con uscita anche di idrogeno solforato. Per i rimanenti giorni i valori si sono mantenuti fra i>5 e 10 mcg/m su tutte le centraline

PM10 – I valori fuori dalla norma durante il mese sono stati disomogenei nelle varie centraline,questa la situazione del mese di Dicembre:

Ariosto 9 giorni fuori norma (8,16,19,20,2122,29,30,31) val.min 55 val.max 81 mcg/m

Gramsci 8 giorni fuori norma (8,13.16,21,22,29,30,31) val.min.51 val.max 82 mcg/m

S.Agnese 11 giorni fuori norma (8,13,15,17,19,20,21,22,29,30,31) val.min 56 val.max 90 mcg/m

Tridolino 16 giorni fuori norma (7,8,9,13,14,15,17,19,20,21,22,28,29,30,31) min.60 val.max 127

 

PM2,5 – Questi valori rilevati solo nella centralina di S.Agnese sono rimasti fuori il limite consentito per 15 giorni (7,8,9,13,14,15,17,19,20,21,22,28,29,30,31) il valore compreso fra 29 e 79 mcg/m

 

NO2 I dati rilevati  sono rimasti nella norma consentita valore max raggiunto 150mcg/m il giorno 10/12 dalla centralina di p.zzle Gramsci

 

CO – I dati delle centraline si sono mantenuti per tutto il mese entro la norma (min.0,5 max 2,2)

 

Benzene – I valori rilevati entro la norma consentita, valore max 4,1 mcg/m il giorno 31/12 nella centralina di p.zale Gramsci

Meteo

9  gg Sereno            2gg Nebbia

8  gg Pioggia

4 gg Variabile

8 gg  Nuvoloso

 

Ozono – Per tutto il mese di Dicembre i valori si sono mantenuti entro la norma consentita

 

 

La tabella sottostante rappresenta il numero dei giorni in cui i dati ARPA nel mese di Novembre non erano disponibili

 

Centralina

SO2

PM10

PM2,5

NO2

CO

Benzene

Ariosto

3

2

*

6

*

3

Gramsci

2

5

*

4

5

2

S.Agnese

*

5

5

5

5

5

Tridolino

*

5

*

4

7

*

*Manca l’apparecchiatura di rilevamento dati

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Valletta Valsecchi News n.7 Anno 2 -23 Dicembre 2010: Inserto Speciale

Il giorno 9 ottobre si è svolta l’inaugurazione dei giardini Baden Powell, da tutti conosciuti come i giardini di via Mozart.

All’inaugurazione ha partecipato il Sindaco di Mantova Nicola Sodano con alcuni membri della sua giunta e il Sindaco di Canneto sull’Oglio Pierino Cervi (vedi foto).

Le numerose piantine del giardino sono state gentilmente donate dai florovivaisti di Canneto sull’Oglio, come la pianta che i due sindaci hanno simbolicamente piantato nel giardino.

Alla manifestazione hanno partecipato i gruppi scout AGESCI e CNGEI, il CAI e tutta la cittadinanza del quartiere.

I lavori eseguiti sono stati descritti dalla dott.ssa Marcella Ghidoni del Comune di Mantova e sono consistiti in:

–      Posa di nuovi giochi per bambini in fascia d’età inferiore rispetto ai giochi esistenti

–      Realizzazione di area recintata per i cani

–      Delimitazione giardini con staccionata di legno

–      Posa di doppio filare di essenze arboree lungo la stradina sterrata che conduce al sottopasso per il bosco virgiliano

–      Posa di un filare di essenze arbustive verso l’area giochi

–      Posa di filare singolo di essenze arboree in zona campetto

–      Riordino e messa in sicurezza accesso in discesa da via Ariosto

–      Spostamento stradina di accesso da via Ariosto ed eliminazione di quella di attraversamento del campetto

 

Al termine dell’inaugurazione il direttivo del Comitato di Valletta Valsecchi ha offerto un assaggio di risotto per tutti.

Hanno contribuito alla buona riuscita della manifestazione esercizi commerciali del quartiere: supermercato Pellicano, che ha offerto riso e vino lambrusco, Double Cafè che ha offerto vino, l’ARCI – Papacqua, che ha offerto tartine, bevande e torte, e infine i grandiosi volontari del Gradaro, che hanno cucinato un fantastico risotto per tutti.

A tutti costoro un sincero ringraziamento, perché è proprio in occasioni come questa che si dimostra la coesione sociale, di cui la società in cui viviamo sembra spesso dimenticarsi a favore di più semplici atteggiamenti e comportamenti individualistici.

Un ringraziamento anche agli abitanti di Valletta Valsecchi, che, con la loro partecipazione, hanno dimostrato quanto sia importante creare occasioni di incontro, in cui grandi e piccini vivano insieme con gioia gli spazi del quartiere.

2010_12_WN_07_inserto speciale dicembre 2010

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Valletta Valsecchi News n.7 Anno 2 -23 Dicembre 2010

Gent.mi associati, desideriamo in questo numero proporvi qualche riflessione:  sono trascorsi oltre TRE ANNI dalla costituzione del Comitato di quartiere: 21 aprile 2007 ed anche dal primo numero del VVN (18/10/2009), in cui erano state evidenziate le priorità, condivise nei “tavoli di lavoro del PATTO DI QUARTIERE”, tra rappresentanti del Comitato Valletta Valsecchi, cittadini interessati, rappresentanti della Circoscrizione Centro e del Comune di Mantovasono trascorsi pochi mesi da quando abbiamo presentato il DECALOGO “la città che vogliamo” all’attenzione dei candidati sindaci alle elezioni amministrative del Comune di Mantova.

Passi avanti sono stati fatti grazie ai numerosissimi contatti avuti con rappresentanti delle amministrazioni, ma molti altri restano da perseguire.

Vi proponiamo dunque un breve BILANCIO dei risultati

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GdM 2010_12_01: Aperta l’inchiesta: «Odori molesti»

    …disturbi respiratori. «L’odore e i fastidi accusati…certamente da un composto dizolfo e non da vapore acqueo…ancora se il composto di zolfo era in realtà H2s, ovvero…poca. In ogni caso l’odore di uova marce e la reazione…c’erano composti dizolfo vari, sostanze che possono…

    — 01 dicembre 2010 —   sezione: MANTOVA

    http://gazzettadimantova.gelocal.it/cronaca/2010/12/01/news/aperta-l-inchiesta-odori-molesti-1.125112

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