Osservazioni sul PGT inviate al Comune 2012_08_22

COMUNE DI MANTOVA

Direzione Sviluppo del Territorio e Tutela dell’Ambiente

Via Roma, 39 46100 Mantova

OSSERVAZIONI

ai sensi dell’art. 13 della LR 12/2005 e smi

AL PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO (PGT)

adottato con D.C.C. 38 del 11.6.2012

 

 

Richiedente:

Descrizione richiesta 0Impostazione metodologica

Piano dei Servizi – Relazione PS0 – Parte 1 – 1.2 “L’impostazione metodologica” e 1.3 “quadro strategico” – pagg. 8 e 9.

Il Piano dei Servizi venga al più presto rivisto e riapprovato non appena siano disponibili i dati del censimento 2011.

Motivazione richiesta 0:

Come già espresso nel documento “Suggerimenti e proposte” del Comitato alla VAS del PGT, consegnato in data 12/04/2012 (prot. N° 13445), si ritiene che i dati utilizzati siano troppo datati e vetusti per poter programmare e pianificare lo sviluppo della città. La maggior parte dei dati derivano infatti dal Censimento della Popolazione del 2001.

 

Pertanto si chiede che:

Innanzitutto i dati di partenza contenuti nel QC0, riportati e richiamati anche nel PdS, sono disomogenei in quanto appartenenti ad annualità diverse e pertanto difficilmente confrontabili. A titolo di esempio si veda la fig. 10 riportata alla pag. 16 del PS0, ove vengono correlati dati del 2001 (“popolazione gravitante per motivi di studio e lavoro”) con dati demografici del 31.12.2011 (“popolazione residente”).

Si chiede pertanto che il Comune acquisisca nel più breve tempo possibile tutti i dati ufficiali del Censimento 2011 su cui ci si è basati per l’elaborazione del PdS, e che di conseguenza proceda ad una revisione dello stesso e dei documenti correlati (DP e PdR).

 

Descrizione richiesta 1Trasporto pubblico

Piano dei Servizi – Relazione PS0 – Parte 3 “La valutazione della qualità dei servizi” – 3.4 Verifica  alla scala del quartiere Valletta Valsecchi” – pagg. 49 – 50.

Per quanto riguarda il trasporto pubblico alla scala locale si ritiene che la distribuzione dei percorsi e degli orari di collegamento con il centro cittadino non sia “buona” come dichiarato.

 

Motivazione richiesta 1:

L’intervallo di 30 minuti tra le corse di collegamento con il centro cittadino è inadeguato.  Si ritiene che un quartiere di città abbia bisogno di collegamenti più frequenti e coordinati con gli orari di funzionamento di servizi  pubblici (es. Scuola media “Sacchi” di cui fruiscono prevalentemente i residenti del quartiere), se si vuole che gli abitanti del quartiere vengano scoraggiati ad usare il trasporto pubblico per le esigenze quotidiane. Ciò in vista dell’obiettivo di una mobilità sostenibile.

 

Pertanto si chiede che:

Si rinnova pertanto la richiesta di avere un collegamento con il centro città almeno ogni 15 minuti, richiesta più volte avanzata sia all’amministrazione comunale (passata e attuale, con incontri pubblici, in colloqui mirati con gli assessori di riferimento, presentando le osservazioni al PUT nel 2007 ecc., sia al gestore del servizio (ing. Viola allora AD di APAM).

Non può soddisfare all’esigenza suesposta il transito della Circolare su via Garibaldi, le cui fermate sono troppo lontane dal quartiere Valletta Valsecchi per la potenziale utenza del servizio richiesto, utenza rappresentata da minori in età scolare e da anziani.

Solo in questo modo si può realizzare la mobilità sostenibile, ad esempio non obbligando i genitori ad accompagnare i propri figli alle scuole con autoveicolo privato.

 

Descrizione richiesta 2 Aree verdi

Piano dei Servizi – Relazione PS0 – Parte 3 “La valutazione della qualità dei servizi”: p. 27 e pp. 49 – 50.

Quanto dichiarato alle pagg. 27, 49 e 50 della Relazione al PdS è contraddittorio: se da un lato si afferma che il verde locale risulta “inadeguato”(p. 27), dall’altro alle pp. 49 e 50 si elenca una notevole disponibilità di aree verdi a servizio del quartiere.   La contraddittorietà è inoltre evidente anche tra quanto scritto nel PS0 e quanto rappresentato nella tavola PS2.

 

Motivazione richiesta 2:

Si fa presente che nella realtà la situazione è ben più complessa in quanto:

1) Area verde “tra il quartiere e la sponda lacuale” – E’ da anni ad uso esclusivo, con tre campi recintati, della società sportiva “Mantovana”. Tale area è cartografata infatti nella Tav. PS2 come “Spazi verdi per lo sport”.

E’ pressoché irrilevante l’adesione di minori del quartiere alla suddetta Società sportiva, per cui la relativa area non è da computare al servizio del quartiere, ma eventualmente della città.

2) “Area a sud del quartiere” (giardini Baden Powell) – E’ l’unica effettivamente cartografata (Tav. PS2 e PS4) rispettivamente come “verde di quartiere” e “Verde urbano e di quartiere”.

Recentemente riqualificata quanto ad attrezzature ludiche (2010), necessita urgentemente di posa in opera di barriere, che impediscano la diffusione nei giardini stessi dei gas di scarico e dei rumori prodotti dai numerosi e pesanti mezzi in continuo transito sulla via Brennero: il tutto a tutela della salute dei fruitori, soprattutto anziani e bambini. Il “fattore di pressione” dell’intenso traffico veicolare rende la “qualità” di tale area verde sicuramente “scarsa” secondo i parametri fissati (cfr. 3.3 pag. 34 PS0).

3) “Area a sud del quartiere … continuità e collegamento …” – Tale area, per semplicità ex campo di softball a Bosco Virgiliano, non può, come dichiarato alla p. 50 PS0, essere considerato “verde di quartiere”, perché di inadeguata accessibilità e fruibilità: è posta oltre la ferrovia, è recintata, non adeguatamente illuminata nelle ore notturne, ecc.).

 

Pertanto si chiede che:

siano rettificate nei testi e nella cartografia, come sopra indicato, le dichiarazioni contenute alle pagine suindicate, rendendole congrue ed omogenee, e che venga ridimensionata la quantificazione del verde effettivamente a disposizione del quartiere. Se questo dovesse risultare – come crediamo – sottodimensionato, si chiede che siano reperite o rese disponibili altre aree, in particolare una già presente in quartiere.

Ci si riferisce all’area circostante l’istituto bancario MPS (ex BAM), ora indicato nella tavola PS2 come “spazi verdi per lo sport”, facendo riferimento a quanto contenuto nell’ Atto d’Obbligo N.N. 12109/5050 di Rep. del 08/02/1982, Notaio dott. Stanislao Cavandoli) e nella Convenzione a suo tempo firmata tra Banca Agricola Mantovana e Comune di Mantova relativa all’insediamento ex BAM. In tali atti si stabilisce la cessione gratuita in proprietà al Comune di MN, per il gioco o per lo sport, dell’area di cui sopra.

Attualmente l’area è di fatto resa inaccessibile sia per le improprie recinzioni effettuate nel tempo dall’istituto bancario, sia per le condizioni sfavorevoli al quartiere poste nella convenzione intercorsa tra il Comune e la società sportiva “Pallavolo Mantova”che gestisce la Palestra Boni, e non solo.

Si chiede dunque che l’area compresa tra le vie Grossi, Volta e Luzio venga inserita tra le aree a verde effettivamente a disposizione del quartiere, come previsto negli atti sopra richiamati.

A queste richieste aggiungiamo il sollecito per la riqualificazione del “verde territoriale posto sulla sponda del Lago Inferiore”, segnalato dalla cartellonistica come “area pic-nic”, attraverso la dotazione di servizi igienici e di attrezzature accessorie e di arredo (bagni pubblici, fontanella acqua potabile, cestini, illuminazione, ecc.), elementi indicati nello stesso documento come parametri specifici in base ai quali valutare la qualità dei servizi (par. 3.3 pag. 34 PS0).

 

Descrizione richiesta 3Sistema ciclopedonale

Piano dei Servizi – Relazione PS0 – Parte 3 “La valutazione della qualità dei servizi” – 3.4 Verifica  alla scala del quartiere Valletta Valsecchi” – pagg. 49 – 50 e 4.2 Mobilità sostenibile – pp. 56 – 57. Tavole di riferimento: PS3 – Mobilità sostenibile.

Non si può dire che internamente al quartiere esista un “sistema” di ciclopedonali, in quanto più di metà quartiere non ne è servito: Str. Diga Masetti, Via Ariosto, Via Luzio, Via Scalarini, Via Torelli, Via Goldoni e Via Mozart.

Come evidenziato nella Tav. PS3 il cosiddetto “sistema” è dunque solo parzialmente realizzato. Per i tratti esistenti, inoltre, si lamenta che l’Amministrazione Comunale, nonostante le pressanti e ripetute richieste, si rifiuti di indicarli adeguatamente con apposita segnaletica orizzontale

 

Motivazione richiesta 3:

La completezza, la continuità e la sicurezza dei percorsi ciclopedonali permetterebbero agli utenti, soprattutto minori in età scolare, di fruire del servizio in modo autonomo soprattutto nel tragitto casa – scuola, in particolare con le scuole primaria Don Mazzolari e media Sacchi, che ricevono soprattutto  l’utenza del quartiere.

Solo con un vero “sistema” ciclopedonale si realizzerebbe la mobilità sostenibile, non sentendosi i genitori obbligati ad accompagnare/prelevare i propri figli con autoveicolo privato.

 

Pertanto si chiede che:

Il percorso interno al quartiere, oltre a quello di collegamento con il resto della città, sia completato con le via sopra indicate. Solo così il sistema sarà reso effettivamente continuo e quindi sicuro, per un uso autonomo dei minori in età scolare.

 

Descrizione richiesta 4 Parcheggi e aree di sosta

Piano dei Servizi – Relazione PS0 – pagg. 28 e 57.

Tavole di riferimento: PS3 – Mobilità sostenibile.  “Parcheggi e aree di sosta”

Si contesta la correttezza degli elaborati (PS0 pag. 57 “buona distribuzione”), in quanto non si ritiene “buona” la distribuzione dei parcheggi in quartiere:

 

Motivazione richiesta 4:

La dotazione e la distribuzione degli spazi destinati a parcheggio e area di sosta in quartiere sono erroneamente indicate negli elaborati come “buone” (pag. 57 PS0 e Tav. PS3 Mobilità sostenibile), mentre esse sono inadeguate ed insufficienti a soddisfare le richieste dei residenti e degli avventori, come già a suo tempo avevamo fatto notare nelle osservazioni al PUT (2007).

Infatti:

1. L’area parcheggio a forma triangolare, individuata come parcheggio nella Tav.PS3 in via Ariosto, accoglie un’edicola dei giornali, in parte è destinata a verde e solo in parte è usata come area di sosta per le auto dei residenti.

2. Le aree individuate a “parcheggi lineari” lungo le vie del quartiere vengono occupate dai residenti prevalentemente nelle ore notturne, ma nelle ore diurne soprattutto dai pendolari, che fruiscono dei servizi esistenti in quartiere o nelle immediate vicinanze (es: Biblioteca Baratta), anche perchè i parcheggi nelle immediate vicinanze sono tutti a pagamento (es. corso Garibaldi), mentre quelli interni al quartiere sono gratuiti.   Si ricorda, come già fatto presente nelle osservazioni all’ultimo PUT, che in quartiere sono presenti servizi di rilevanza sovra locale: CISL provinciale e relativa Scuola IAL, sede FIGC, centro servizi MPS con annesso auditorium, sede della Gazzetta di Mantova, Istituto Loredana, Day Clinic – Centro medico chirurgico – Portale Valsecchi, piccolo centro islamico, ecc.

3. Nell’Atto d’Obbligo sopra citato a proposito delle aree verdi (N.N. 12109/5050 di Rep. del 08/02/1982, Notaio dott. Stanislao Cavandoli), il cui schema venne approvato all’unanimità con DCC n° 22 del 08/02/1980, era prevista la cessione al Comune a titolo gratuito dell’area di 1.648 mq su via Luzio da destinarsi a parcheggio (circa 30 posti auto) e 2.850 mq destinati a 65 posti macchina con servitù di uso pubblico su via Grossi.

Da decenni tali aree destinate a parcheggio sono impropriamente ad esclusivo uso dei dipendenti e clienti ex BAM, come indicato da apposito cartello situato ai cancelli  di via Grossi e come dimostra la chiusura delle stesse aree nelle ore notturne e nei fine settimana.

 

Pertanto si chiede che:

1. che venga fatto rispettare quanto contenuto nel suddetto Atto d’Obbligo (N.N. 12109/5050 di Rep. del 08/02/1982, Notaio dott. Stanislao Cavandoli), relativamente alle aree a parcheggio circostanti la ex BAM, cioè l’uso pubblico di quegli spazi;

2. si ritiene comunque necessario il reperimento in quartiere di nuove aree da destinare a parcheggio. A sostegno della nostra richiesta si fa presente che i palazzi di recente costruzione ubicati ai civici 7, 9 e 11 di via Volta hanno disponibilità di posti auto coperti inferiore al numero di auto effettivamente in uso dai residenti.

 

Descrizione richiesta 5Progetto Pedibus

Piano dei Servizi – Relazione PS0 – Parte 4 “Gli orientamenti strategici del Piano dei servizi” – paragrafo 4 – pag. 55.

Per promuovere “una migliore qualità dell’abitare” e del vivere in città, obiettivo che ha guidato la stesura del PGT, si auspica l’attivazione del progetto “Pedibus” per gli alunni della Scuola primaria Don Mazzolari,  al fine di “favorire la percorribilità pedonale di alcuni percorsi sicuri … per bambini in età scolare” .

 

Motivazione richiesta 5:

E’ importante favorire la mobilità sostenibile e lenta, anche per una fruizione più efficace del proprio spazio e contesto di vita, da parte dei bambini, e non solo.

In particolare l’attivazione di questo servizio è congruente con l’obiettivo generale di mobilità sostenibile: rendendo sicuro il percorso “per diverse classi di utenza allargata”, studenti in primis, si disincentiverebbe in modo significativo l’uso degli automezzi privati da parte dei genitori e si ridurrebbero i disagi nelle ore di punta, con evidenti benefici per l’ambiente.

 

Pertanto si chiede che:

Date l’utilità e le positive ricadute che si ritiene possa avere l’attuazione del progetto Pedibus, non appare giustificato demandarne l’attuazione all’iniziativa dei privati, quindi riferirsi al solo volontariato, come anche recentemente è stato indicato dagli uffici comunali.  Si chiede che sia l’Amministrazione Comunale a farsi carico dell’organizzazione e della gestione del servizio con adeguata regolamentazione, al pari di altri servizi utili al raggiungimento di obiettivi di interesse generale.

 

Descrizione richiesta 6 Scuole e coordinamento comuni limitrofi

Piano dei Servizi – Relazione PS0 – Parte 4 “Gli orientamenti strategici del Piano dei servizi” – paragrafo 4.1 “Grande Mantova” – pag. 56.     Il coordinamento con i comuni limitrofi alla città per una gestione intelligente e funzionale dei servizi scolastici in aree residenziali di confine e delle scuole del centro storico.

 

Motivazione richiesta 6:

L’accoglienza da parte delle scuole di città della fascia dell’obbligo, di alunni residenti in altri Comuni contermini, è indubbia e potrebbe essere compensata da quanti, residenti nel capoluogo, chiedono viceversa di fruire delle scuole dei comuni dell’hinterland. Ma sembra che ciò avvenga in minor misura.

Ora, accettare indiscriminatamente studenti fuori Comune, la maggior parte dei quali vengono accompagnati dai genitori con auto privata, concorre a rendere sempre più difficoltoso il traffico veicolare in ingresso/uscita dalla città, e inevitabilmente comporta costi a carico della collettività cittadina, sia in termini di sostenibilità ambientale, sia in termini di gestione del servizio scolastico.

 

Pertanto si chiede che:

L’iniziativa dell’Assessorato alla Pubblica Istruzione di promuovere un coordinamento tra le scuole dei Comuni dell’hinterland, a prescindere dall’autonomia scolastica e dagli specifici interessi delle singole famiglie si concretizzi nella individuazione e applicazione di criteri a favore dei residenti, per l’iscrizione dei bambini in età scolare nelle scuole medie, primarie e dell’infanzia del Comune di Mantova.

 

Descrizione richiesta 7 Edilizia Residenziale Pubblica

Piano dei Servizi – Relazione PS0 – Parte 2 – par. 2.3 pag. 19.

Censimento immobili a destinazione residenziale pubblica (Comune e ALER).

 

Motivazione richiesta 7:

Si scrive che la ricognizione degli immobili di ERP mostra una forte concentrazione degli stessi nei quartieri di Borgochiesanuova, Lunetta Frassine, Te Brunetti e Colle Aperto.

Osserviamo che non vengono citati i numerosi immobili ERP esistenti in Valletta Valsecchi e cartografati nella Tav. PS2 (ben 21 edifici, di cui tre di 10 piani), con una “pressione” notevole, in quanto percentualmente assai numerosi sul totale degli edifici esistenti in quartiere.  Ad un mero confronto sulla carta (Tav. PS2), gli edifici ERP nei quartieri di Borgochiesanuova e Colle Aperto, risultano  in numero notevolmente inferiore sia in assoluto, che percentualmente.

 

Pertanto si chiede che:

Venga rettificato il dato contenuto nella Relazione (p. 19 del PS0) rendendolo congruente con quello contenuto nella Tav. PS2, al fine di considerare completa la saturazione di Valletta Valsecchi per tale tipo di edilizia.

Più volte in passato si è già avanzata la richiesta sia al Presidente ALER, che all’Assessore ai Servizi Sociali del Comune, che in caso di demolizione e/o vendita delle aree delle case “ex profughi Giuliani” di via Scalarini e via VIII Marzo,  le relative superfici vengano destinate esclusivamente a edilizia privata.

Mantova, 22.08.2012

   (Giorgio Bassi)

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GdM, lettera sugli idrovolanti inviata il 16_07_2012

Nel corso di un recente incontro con i cittadini di Valletta Valsecchi, il Sindaco Sodano ha dato agli abitanti  rassicurazioni che, per una molteplicità di motivi, non si farà nelle acque del Lago Inferiore, prospicienti il quartiere,  lo scalo per idrovolanti, promosso dall’Assessore Chizzini. Ciò ha provocato una risentita presa di posizione dello stesso Assessore, che non ha mancato di prendersela  pubblicamente anche con il quartiere, accusato di tenere “paralizzata la città”, di non voler crescere, ma di voler restare “così com’è”. Prova ne sia che i suoi abitanti non hanno mai interpellato l’Assessore, e mai gli hanno chiesto nel dettaglio ciò che volesse fare.

Queste ultime dichiarazioni fanno trasecolare, se si pensa che escono da un amministratore pubblico, che fino a prova contraria dovrebbe sentirsi in dovere, lui sì, di sentire i cittadini, i loro bisogni, le loro necessità, e – perché no? – le loro perplessità,  prima di avviare il procedimento per un insediamento che interferirà pesantemente nella vita degli abitanti del quartiere, andando ad aggiungere inquinamenti – acustici e atmosferici – e occasioni di grave pericolo in una zona che ha già qualche problema in proposito. E non avremmo dovuto far sapere il nostro parere?  Dovremmo accettare di subire ancora passivamente, come già accaduto con precedenti Amministrazioni, iniziative decise e portate avanti nelle segrete stanze da amministratori che si ergono a interpreti infallibili dell’interesse di noi cittadini, salvo poi dire, di fronte alle legittime rimostranze degli stessi, che “ormai la pratica è avanzata, ci sono tutte le autorizzazioni, e … non si può fermare un treno in corsa”?

Nossignori, non sono queste le modalità con cui si realizza la partecipazione dei cittadini al governo della cosa pubblica, partecipazione che le leggi – e pure lo Statuto che il Comune di Mantova una ventina di anni fa si è dato, e che immaginiamo anche l’assessore Chizzini avrà letto e terrà ben presente nel suo operare – addirittura dicono debba essere promossa.

Bene hanno fatto dunque il Sindaco Sodano e l’Amministrazione Provinciale, per bocca del suo dirigente Leoni, ad assumere una posizione decisamente contraria sulla realizzazione di un’aviosuperficie per  idrovolanti in quella zona, a salvaguardia della sicurezza, della salute e della tranquillità dei cittadini di tutta Mantova, e non solo del quartiere Valletta Valsecchi.  Il quale – sia chiaro – ha certamente desiderio di cambiare, ma in meglio, non in peggio.

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GdM 12_06_30 Lettere alla Gazzetta: La legge mi impone di bocciare il progetto

2012_06_30_GDM_Idrosuperficie_ProvMN_Leoni

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GdM. Lettera sugli Ortaioli inviata il 22 giugno 2012

Quando ventun anni fa il Comune di Mantova promosse in alcuni quartieri l’iniziativa degli “orti urbani” per gli anziani, molti residenti di Valletta Valsecchi aderirono con entusiasmo all’iniziativa e iniziarono a coltivare con grande impegno e soddisfazione gli appezzamenti loro assegnati tra l’Argine Maestro e il lago. La loro esperienza, pur con qualche avvicendamento per motivi generazionali, è continuata con grande impegno, che ha portato i nostri “ortaioli” a collegare gli orti colla rete dell’acquedotto, ad apportare migliorie al contesto, ad auto-prodursi delle verdure spesso anche offerte con orgoglio ad altri abitanti. In molti ne abbiamo fruito, ben sapendo che si trattava di prodotti sicuri, perché, su iniziativa degli stessi ortaioli,  fatti analizzare dall’ASL e sempre risultati indenni da qualsivoglia inquinamento.

Ha dunque notevolmente stupito i nostri ortaioli e tutti gli abitanti del quartiere, la decisione presa dall’Assessore all’Ambiente, che già 2 anni fa, a fronte di analisi del terreno che denunciavano qualche lieve sforamento nel valore di alcuni indicatori, ha deciso di  spostare gli orti di là dalla ferrovia, in fregio alla Strada Bosco Virgiliano .   Notevole è stato ed è lo sgomento degli anziani interessati, che, sicuri della bontà dei loro prodotti, come più volte certificato dall’ASL di Mantova e confermato da quella di Brescia, non comprendono la necessità di spostare gli orti in un’area sensibilmente più lontana dalle loro case, che per di più presenta non pochi problemi, quali:

1. il terreno dove verrebbero spostati gli orti è stato a lungo utilizzato come discarica abusiva, per cui è legittimo sospettare che lo stesso contenga sostanze inquinanti. Prima di poter procedere nelle coltivazioni, si renderanno dunque necessarie accurate indagini (carotaggi, ecc.) non dissimili da quelle che sono sembrate necessarie nell’attuale area ortiva.  Quella proposta, inoltre, è un’area che si estende parallelamente  a via Brennero, il cui terrapieno dista poco più di una decina di metri dai nuovi orti. Il transito giornaliero su detta arteria di  qualche decina di migliaia di autoveicoli produce, come è noto, una quantità ingente di polveri sottili, che non possono non danneggiare le verdure prodotte, pregiudicandone la commestibilità.   Si aggiunga che il terreno, di proprietà del Comune, è in concessione al Villaggio SOS per 99 anni. L’uso dell’area destinata ad orti sarebbe dunque frutto di un accordo temporaneo tra il Comune e il Villaggio, col rischio che le necessità di quest’ultimo obblighino alla recessione dal rapporto.

2. Per l’irrigazione dovrà essere realizzato un pozzo, delle cui acque dovrà essere accertata, attraverso apposite analisi, l’idoneità all’uso indicato.

3. Il terreno da utilizzare è attualmente coperto da una folta vegetazione di arbusti e alberi. Dato che l’area rientra nel  Parco del Mincio, dove non si possono raccogliere nemmeno gli asparagi selvatici (!), gli anziani si chiedono come l’amministrazione del Parco  potrà consentire, e a quali condizioni, l’eliminazione di tutte quelle piante.

4. l’idea avanzata dall’Assessore, di sostituire eventualmente gli attuali orti dell’area in fregio al lago con i cosiddetti “orti diffusi”, cioè piccoli appezzamenti individuati qua e là nell’area urbana e assegnati a singoli richiedenti,  viene respinta, in quanto la coltivazione di orti così disseminati non consente di conseguire l’obiettivo di favorire la socializzazione delle persone anziane, obiettivo che sicuramente sopravanza ogni altra soddisfazione che può venire dall’attività di coltivazione di un orto.  Ne è prova il fatto che la gestione degli orti sociali è nelle competenze dell’assessorato ai Servizi Sociali, che ben sa quali benefici gli anziani traggano da questa attività, come dimostra anche la tenacia con cui gli stessi difendono un’esperienza per molti di vitale importanza.

Per tutte queste considerazioni il Comitato Valletta Valsecchi non può non condividere le perplessità che la decisione assessorile suscita, soprattutto perché si utilizzerebbe il finanziamento per la bonifica del terreno degli attuali orti, che è pur sempre denaro dei cittadini, per attrezzare e rendere fruibili in un’altra area nuovi orti, la cui permanenza è comunque subordinata a legittime esigenze altrui.

Allo stesso Comitato sembra altresì apprezzabile la proposta emersa nel corso dell’ultimo incontro con gli ortaioli stessi: la disponibilità, cioè, a sospendere l’attività di coltivazione anche per un anno (e sappiamo quanto a loro costi!), per consentire la bonifica dell’area attualmente in uso, (bonifica per la quale peraltro – da informazioni raccolte –  sembra essere necessario non più di qualche mese, data la limitata estensione della superficie) e il successivo rientro sullo stesso terreno.

Il Comitato condivide pienamente e fa sua quest’ultima proposta che sembra di rilevante buon senso. Si è certi che essa verrà presa in attenta considerazione dagli Assessorati competenti, sicuramente sensibili alla possibilità di favorire e facilitare, senza traumatici e forse inutili spostamenti, un’opportunità ormai consolidata e ritenuta quanto mai preziosa per la socializzazione delle persone anziane del quartiere .

Ultima, ma non meno importante osservazione. Se la proposta ultimamente avanzata dagli ortaioli venisse accettata, verrebbe anche  definitivamente fugato il sospetto circolante in quartiere, che lo spostamento degli orti in una zona diversa e più scomoda dell’attuale nasca da altri motivi, non dichiarati, e certo non ispirati alla tutela della salute dei cittadini.

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GdM 08 giugno 2012: Teleriscaldamento pronto al raddoppio

    Teleriscaldamento pronto al raddoppio

    …Mori, per estendere la rete del teleriscaldamento cittadino, potenziando la volumetria…potranno iniziare 35 giorni dopo. Il teleriscaldamento si conferma dunque al centro dei progetti…milioni in tre anni per accelerare sulteleriscaldamento, tanti quanti ne erano stati sborsati…

    — 08 giugno 2012 —   sezione: MANTOVA

    2012_06_08_GDM_teleriscaldamento

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    GdM 08 giugno 2012 :Ecco i fondi per risanare gli orti

      Ecco i fondi per risanare gli orti

      …bonificare la zona degli orti sociali di Valletta…pressing sul Pirellone per ottenere ifondi necessari ha avuto…dice – ha stanziato per il 2012 150mila euro…area demaniale degli orti, mentre per il 2013…contaminati sia dove ci sono gli orti sia della fascia costiera…

      — 08 giugno 2012 —   sezione: MANTOVA

      2012_06_08_GDM_orti

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      GdM 08 giugno 2012: Stop agli idrovolanti: «Industrie troppo vicine»

        Stop agli idrovolanti: «Industrie troppo vicine»

        Gli idrovolanti sui laghi? No, grazie. A stoppare momentaneamente il progetto tanto…e commenta: «Tendenzialmente, siamo contrari ad uno scalo per idrovolantiper motivi di sicurezza e ambientali: l’area individuata è vicino… di Sandro Mortari

        — 08 giugno 2012 —   sezione: MANTOVA

        2012_06_08_GDM_idrovolanti

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        Aria, Maggio 2012

        Relazione sugli inquinanti rilevati dalle centraline ARPA nella città di Mantova relative al mese di Maggio 2012

        SO2I dati rilevati dalle centraline sono rimasti dentro la norma consentita valore min.<5 mcg/mc valore max 18 mcg/mc (Centr.Gramsci il giorno 11)

        PM10 – I valori fuori dalla norma durante il mese di Maggio 2012

        Centralina N°Giorni Fuori norma Data Valore min.riscontrato Valore maxriscontrato
        ARIOSTO

        0

               8mcg/mc

        45mcg/mc

        GRAMSCI

        1                             

        19     9mcg/mc

        87mcg/mc

        S.AGNESE

        2

        12,20      52mcg/mc      53mcg/mc
        TRIDOLINO

        1

        20     10mcg/mc

        53mcg/mc

         

        PM2,5 – I valori fuori dalla norma durante il mese di Maggio2012

        Centralina N° Giorni Fuori norma Data Valore min. riscontrato Valore maxriscontrato
        S.AGNESE

        6

        10,11,12,20,23, 24

        27mcg/mc

        47mcg/mc

         

         

        NO2 I dati rilevati  dalle centraline sono rimasti nella norma consentita valore min15 mcg/mc valore max 108 mcg/mc

         

        CO – I dati delle centraline si sono mantenuti per tutto il mese entro la norma (min.0,5 max 0,9)

         

        Benzene – Valori riscontrati dalle centraline nel mese di Maggio 2012 si sono mantenuti entro i limiti consentiti con valori min e max <3 mcg/mc

         

        Ozono O3I valori si sono mantenuti entro la norma min.107 mcg/mc max 179 mcg/mc

         

        Meteo  Maggio2012

        Sereno Variabile Nuvoloso Pioggia Nebbia
        12gg 14gg 2gg 3gg 0gg

         

        La Tabella sottostante rappresenta il numero dei giorni in cui i dati ARPA nel mese di Maggio2012  non erano disponibili

        Centralina

        SO2

        PM10

        PM 2,5

        NO2

        CO

        Benzene

        Ariosto

        7

        6

        *

        6

        *

        7

        Gramsci

        3

        9

        *

        3

        3

        3

        S.Agnese

        *

        3

        3

        3

        2

        3

        Tridolino

        3

        2

        *

        3

        3

        *

        *Manca l’apparecchiatura per il rilevamento dei dati

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        GdM 12_05_03: Lettera: Meno orti sociali, meno democrazia

        2012_05_03_GDM_circoscrizioni. orti. cappuccetti

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        GdM 03 maggio 2012: Benedini all’attacco dell’Eni «Risolvete i danni procurati»

          Benedini all’attacco dell’Eni «Risolvete i danni procurati»

          …stato responsabile, Eni compresa. Così secondo Giampaolo Benedini, assessore ai lavori…creare inquinamento. Eni per prima, insieme…nostra città?». Benediniriprende poi l’intervista…siamo fortunati ad avere Eni. Mi permetta: è il…

          — 03 maggio 2012 —   sezione: MANTOVA

          2012_05_03_GDM_benedini danni eni

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