COMUNE DI MANTOVA
Direzione Sviluppo del Territorio e Tutela dell’Ambiente
Via Roma, 39 46100 Mantova
OSSERVAZIONI
ai sensi dell’art. 13 della LR 12/2005 e smi
AL PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO (PGT)
adottato con D.C.C. 38 del 11.6.2012
Richiedente:
Descrizione richiesta 0 – Impostazione metodologica
Piano dei Servizi – Relazione PS0 – Parte 1 – 1.2 “L’impostazione metodologica” e 1.3 “quadro strategico” – pagg. 8 e 9.
Il Piano dei Servizi venga al più presto rivisto e riapprovato non appena siano disponibili i dati del censimento 2011.
Motivazione richiesta 0:
Come già espresso nel documento “Suggerimenti e proposte” del Comitato alla VAS del PGT, consegnato in data 12/04/2012 (prot. N° 13445), si ritiene che i dati utilizzati siano troppo datati e vetusti per poter programmare e pianificare lo sviluppo della città. La maggior parte dei dati derivano infatti dal Censimento della Popolazione del 2001.
Pertanto si chiede che:
Innanzitutto i dati di partenza contenuti nel QC0, riportati e richiamati anche nel PdS, sono disomogenei in quanto appartenenti ad annualità diverse e pertanto difficilmente confrontabili. A titolo di esempio si veda la fig. 10 riportata alla pag. 16 del PS0, ove vengono correlati dati del 2001 (“popolazione gravitante per motivi di studio e lavoro”) con dati demografici del 31.12.2011 (“popolazione residente”).
Si chiede pertanto che il Comune acquisisca nel più breve tempo possibile tutti i dati ufficiali del Censimento 2011 su cui ci si è basati per l’elaborazione del PdS, e che di conseguenza proceda ad una revisione dello stesso e dei documenti correlati (DP e PdR).
Descrizione richiesta 1 – Trasporto pubblico
Piano dei Servizi – Relazione PS0 – Parte 3 “La valutazione della qualità dei servizi” – 3.4 Verifica alla scala del quartiere Valletta Valsecchi” – pagg. 49 – 50.
Per quanto riguarda il trasporto pubblico alla scala locale si ritiene che la distribuzione dei percorsi e degli orari di collegamento con il centro cittadino non sia “buona” come dichiarato.
Motivazione richiesta 1:
L’intervallo di 30 minuti tra le corse di collegamento con il centro cittadino è inadeguato. Si ritiene che un quartiere di città abbia bisogno di collegamenti più frequenti e coordinati con gli orari di funzionamento di servizi pubblici (es. Scuola media “Sacchi” di cui fruiscono prevalentemente i residenti del quartiere), se si vuole che gli abitanti del quartiere vengano scoraggiati ad usare il trasporto pubblico per le esigenze quotidiane. Ciò in vista dell’obiettivo di una mobilità sostenibile.
Pertanto si chiede che:
Si rinnova pertanto la richiesta di avere un collegamento con il centro città almeno ogni 15 minuti, richiesta più volte avanzata sia all’amministrazione comunale (passata e attuale, con incontri pubblici, in colloqui mirati con gli assessori di riferimento, presentando le osservazioni al PUT nel 2007 ecc., sia al gestore del servizio (ing. Viola allora AD di APAM).
Non può soddisfare all’esigenza suesposta il transito della Circolare su via Garibaldi, le cui fermate sono troppo lontane dal quartiere Valletta Valsecchi per la potenziale utenza del servizio richiesto, utenza rappresentata da minori in età scolare e da anziani.
Solo in questo modo si può realizzare la mobilità sostenibile, ad esempio non obbligando i genitori ad accompagnare i propri figli alle scuole con autoveicolo privato.
Descrizione richiesta 2 – Aree verdi
Piano dei Servizi – Relazione PS0 – Parte 3 “La valutazione della qualità dei servizi”: p. 27 e pp. 49 – 50.
Quanto dichiarato alle pagg. 27, 49 e 50 della Relazione al PdS è contraddittorio: se da un lato si afferma che il verde locale risulta “inadeguato”(p. 27), dall’altro alle pp. 49 e 50 si elenca una notevole disponibilità di aree verdi a servizio del quartiere. La contraddittorietà è inoltre evidente anche tra quanto scritto nel PS0 e quanto rappresentato nella tavola PS2.
Motivazione richiesta 2:
Si fa presente che nella realtà la situazione è ben più complessa in quanto:
1) Area verde “tra il quartiere e la sponda lacuale” – E’ da anni ad uso esclusivo, con tre campi recintati, della società sportiva “Mantovana”. Tale area è cartografata infatti nella Tav. PS2 come “Spazi verdi per lo sport”.
E’ pressoché irrilevante l’adesione di minori del quartiere alla suddetta Società sportiva, per cui la relativa area non è da computare al servizio del quartiere, ma eventualmente della città.
2) “Area a sud del quartiere” (giardini Baden Powell) – E’ l’unica effettivamente cartografata (Tav. PS2 e PS4) rispettivamente come “verde di quartiere” e “Verde urbano e di quartiere”.
Recentemente riqualificata quanto ad attrezzature ludiche (2010), necessita urgentemente di posa in opera di barriere, che impediscano la diffusione nei giardini stessi dei gas di scarico e dei rumori prodotti dai numerosi e pesanti mezzi in continuo transito sulla via Brennero: il tutto a tutela della salute dei fruitori, soprattutto anziani e bambini. Il “fattore di pressione” dell’intenso traffico veicolare rende la “qualità” di tale area verde sicuramente “scarsa” secondo i parametri fissati (cfr. 3.3 pag. 34 PS0).
3) “Area a sud del quartiere … continuità e collegamento …” – Tale area, per semplicità ex campo di softball a Bosco Virgiliano, non può, come dichiarato alla p. 50 PS0, essere considerato “verde di quartiere”, perché di inadeguata accessibilità e fruibilità: è posta oltre la ferrovia, è recintata, non adeguatamente illuminata nelle ore notturne, ecc.).
Pertanto si chiede che:
siano rettificate nei testi e nella cartografia, come sopra indicato, le dichiarazioni contenute alle pagine suindicate, rendendole congrue ed omogenee, e che venga ridimensionata la quantificazione del verde effettivamente a disposizione del quartiere. Se questo dovesse risultare – come crediamo – sottodimensionato, si chiede che siano reperite o rese disponibili altre aree, in particolare una già presente in quartiere.
Ci si riferisce all’area circostante l’istituto bancario MPS (ex BAM), ora indicato nella tavola PS2 come “spazi verdi per lo sport”, facendo riferimento a quanto contenuto nell’ Atto d’Obbligo N.N. 12109/5050 di Rep. del 08/02/1982, Notaio dott. Stanislao Cavandoli) e nella Convenzione a suo tempo firmata tra Banca Agricola Mantovana e Comune di Mantova relativa all’insediamento ex BAM. In tali atti si stabilisce la cessione gratuita in proprietà al Comune di MN, per il gioco o per lo sport, dell’area di cui sopra.
Attualmente l’area è di fatto resa inaccessibile sia per le improprie recinzioni effettuate nel tempo dall’istituto bancario, sia per le condizioni sfavorevoli al quartiere poste nella convenzione intercorsa tra il Comune e la società sportiva “Pallavolo Mantova”che gestisce la Palestra Boni, e non solo.
Si chiede dunque che l’area compresa tra le vie Grossi, Volta e Luzio venga inserita tra le aree a verde effettivamente a disposizione del quartiere, come previsto negli atti sopra richiamati.
A queste richieste aggiungiamo il sollecito per la riqualificazione del “verde territoriale posto sulla sponda del Lago Inferiore”, segnalato dalla cartellonistica come “area pic-nic”, attraverso la dotazione di servizi igienici e di attrezzature accessorie e di arredo (bagni pubblici, fontanella acqua potabile, cestini, illuminazione, ecc.), elementi indicati nello stesso documento come parametri specifici in base ai quali valutare la qualità dei servizi (par. 3.3 pag. 34 PS0).
Descrizione richiesta 3 – Sistema ciclopedonale
Piano dei Servizi – Relazione PS0 – Parte 3 “La valutazione della qualità dei servizi” – 3.4 Verifica alla scala del quartiere Valletta Valsecchi” – pagg. 49 – 50 e 4.2 Mobilità sostenibile – pp. 56 – 57. Tavole di riferimento: PS3 – Mobilità sostenibile.
Non si può dire che internamente al quartiere esista un “sistema” di ciclopedonali, in quanto più di metà quartiere non ne è servito: Str. Diga Masetti, Via Ariosto, Via Luzio, Via Scalarini, Via Torelli, Via Goldoni e Via Mozart.
Come evidenziato nella Tav. PS3 il cosiddetto “sistema” è dunque solo parzialmente realizzato. Per i tratti esistenti, inoltre, si lamenta che l’Amministrazione Comunale, nonostante le pressanti e ripetute richieste, si rifiuti di indicarli adeguatamente con apposita segnaletica orizzontale
Motivazione richiesta 3:
La completezza, la continuità e la sicurezza dei percorsi ciclopedonali permetterebbero agli utenti, soprattutto minori in età scolare, di fruire del servizio in modo autonomo soprattutto nel tragitto casa – scuola, in particolare con le scuole primaria Don Mazzolari e media Sacchi, che ricevono soprattutto l’utenza del quartiere.
Solo con un vero “sistema” ciclopedonale si realizzerebbe la mobilità sostenibile, non sentendosi i genitori obbligati ad accompagnare/prelevare i propri figli con autoveicolo privato.
Pertanto si chiede che:
Il percorso interno al quartiere, oltre a quello di collegamento con il resto della città, sia completato con le via sopra indicate. Solo così il sistema sarà reso effettivamente continuo e quindi sicuro, per un uso autonomo dei minori in età scolare.
Descrizione richiesta 4 – Parcheggi e aree di sosta
Piano dei Servizi – Relazione PS0 – pagg. 28 e 57.
Tavole di riferimento: PS3 – Mobilità sostenibile. “Parcheggi e aree di sosta”
Si contesta la correttezza degli elaborati (PS0 pag. 57 “buona distribuzione”), in quanto non si ritiene “buona” la distribuzione dei parcheggi in quartiere:
Motivazione richiesta 4:
La dotazione e la distribuzione degli spazi destinati a parcheggio e area di sosta in quartiere sono erroneamente indicate negli elaborati come “buone” (pag. 57 PS0 e Tav. PS3 Mobilità sostenibile), mentre esse sono inadeguate ed insufficienti a soddisfare le richieste dei residenti e degli avventori, come già a suo tempo avevamo fatto notare nelle osservazioni al PUT (2007).
Infatti:
1. L’area parcheggio a forma triangolare, individuata come parcheggio nella Tav.PS3 in via Ariosto, accoglie un’edicola dei giornali, in parte è destinata a verde e solo in parte è usata come area di sosta per le auto dei residenti.
2. Le aree individuate a “parcheggi lineari” lungo le vie del quartiere vengono occupate dai residenti prevalentemente nelle ore notturne, ma nelle ore diurne soprattutto dai pendolari, che fruiscono dei servizi esistenti in quartiere o nelle immediate vicinanze (es: Biblioteca Baratta), anche perchè i parcheggi nelle immediate vicinanze sono tutti a pagamento (es. corso Garibaldi), mentre quelli interni al quartiere sono gratuiti. Si ricorda, come già fatto presente nelle osservazioni all’ultimo PUT, che in quartiere sono presenti servizi di rilevanza sovra locale: CISL provinciale e relativa Scuola IAL, sede FIGC, centro servizi MPS con annesso auditorium, sede della Gazzetta di Mantova, Istituto Loredana, Day Clinic – Centro medico chirurgico – Portale Valsecchi, piccolo centro islamico, ecc.
3. Nell’Atto d’Obbligo sopra citato a proposito delle aree verdi (N.N. 12109/5050 di Rep. del 08/02/1982, Notaio dott. Stanislao Cavandoli), il cui schema venne approvato all’unanimità con DCC n° 22 del 08/02/1980, era prevista la cessione al Comune a titolo gratuito dell’area di 1.648 mq su via Luzio da destinarsi a parcheggio (circa 30 posti auto) e 2.850 mq destinati a 65 posti macchina con servitù di uso pubblico su via Grossi.
Da decenni tali aree destinate a parcheggio sono impropriamente ad esclusivo uso dei dipendenti e clienti ex BAM, come indicato da apposito cartello situato ai cancelli di via Grossi e come dimostra la chiusura delle stesse aree nelle ore notturne e nei fine settimana.
Pertanto si chiede che:
1. che venga fatto rispettare quanto contenuto nel suddetto Atto d’Obbligo (N.N. 12109/5050 di Rep. del 08/02/1982, Notaio dott. Stanislao Cavandoli), relativamente alle aree a parcheggio circostanti la ex BAM, cioè l’uso pubblico di quegli spazi;
2. si ritiene comunque necessario il reperimento in quartiere di nuove aree da destinare a parcheggio. A sostegno della nostra richiesta si fa presente che i palazzi di recente costruzione ubicati ai civici 7, 9 e 11 di via Volta hanno disponibilità di posti auto coperti inferiore al numero di auto effettivamente in uso dai residenti.
Descrizione richiesta 5 – Progetto Pedibus
Piano dei Servizi – Relazione PS0 – Parte 4 “Gli orientamenti strategici del Piano dei servizi” – paragrafo 4 – pag. 55.
Per promuovere “una migliore qualità dell’abitare” e del vivere in città, obiettivo che ha guidato la stesura del PGT, si auspica l’attivazione del progetto “Pedibus” per gli alunni della Scuola primaria Don Mazzolari, al fine di “favorire la percorribilità pedonale di alcuni percorsi sicuri … per bambini in età scolare” .
Motivazione richiesta 5:
E’ importante favorire la mobilità sostenibile e lenta, anche per una fruizione più efficace del proprio spazio e contesto di vita, da parte dei bambini, e non solo.
In particolare l’attivazione di questo servizio è congruente con l’obiettivo generale di mobilità sostenibile: rendendo sicuro il percorso “per diverse classi di utenza allargata”, studenti in primis, si disincentiverebbe in modo significativo l’uso degli automezzi privati da parte dei genitori e si ridurrebbero i disagi nelle ore di punta, con evidenti benefici per l’ambiente.
Pertanto si chiede che:
Date l’utilità e le positive ricadute che si ritiene possa avere l’attuazione del progetto Pedibus, non appare giustificato demandarne l’attuazione all’iniziativa dei privati, quindi riferirsi al solo volontariato, come anche recentemente è stato indicato dagli uffici comunali. Si chiede che sia l’Amministrazione Comunale a farsi carico dell’organizzazione e della gestione del servizio con adeguata regolamentazione, al pari di altri servizi utili al raggiungimento di obiettivi di interesse generale.
Descrizione richiesta 6 – Scuole e coordinamento comuni limitrofi
Piano dei Servizi – Relazione PS0 – Parte 4 “Gli orientamenti strategici del Piano dei servizi” – paragrafo 4.1 “Grande Mantova” – pag. 56. Il coordinamento con i comuni limitrofi alla città per una gestione intelligente e funzionale dei servizi scolastici in aree residenziali di confine e delle scuole del centro storico.
Motivazione richiesta 6:
L’accoglienza da parte delle scuole di città della fascia dell’obbligo, di alunni residenti in altri Comuni contermini, è indubbia e potrebbe essere compensata da quanti, residenti nel capoluogo, chiedono viceversa di fruire delle scuole dei comuni dell’hinterland. Ma sembra che ciò avvenga in minor misura.
Ora, accettare indiscriminatamente studenti fuori Comune, la maggior parte dei quali vengono accompagnati dai genitori con auto privata, concorre a rendere sempre più difficoltoso il traffico veicolare in ingresso/uscita dalla città, e inevitabilmente comporta costi a carico della collettività cittadina, sia in termini di sostenibilità ambientale, sia in termini di gestione del servizio scolastico.
Pertanto si chiede che:
L’iniziativa dell’Assessorato alla Pubblica Istruzione di promuovere un coordinamento tra le scuole dei Comuni dell’hinterland, a prescindere dall’autonomia scolastica e dagli specifici interessi delle singole famiglie si concretizzi nella individuazione e applicazione di criteri a favore dei residenti, per l’iscrizione dei bambini in età scolare nelle scuole medie, primarie e dell’infanzia del Comune di Mantova.
Descrizione richiesta 7 – Edilizia Residenziale Pubblica
Piano dei Servizi – Relazione PS0 – Parte 2 – par. 2.3 pag. 19.
Censimento immobili a destinazione residenziale pubblica (Comune e ALER).
Motivazione richiesta 7:
Si scrive che la ricognizione degli immobili di ERP mostra una forte concentrazione degli stessi nei quartieri di Borgochiesanuova, Lunetta Frassine, Te Brunetti e Colle Aperto.
Osserviamo che non vengono citati i numerosi immobili ERP esistenti in Valletta Valsecchi e cartografati nella Tav. PS2 (ben 21 edifici, di cui tre di 10 piani), con una “pressione” notevole, in quanto percentualmente assai numerosi sul totale degli edifici esistenti in quartiere. Ad un mero confronto sulla carta (Tav. PS2), gli edifici ERP nei quartieri di Borgochiesanuova e Colle Aperto, risultano in numero notevolmente inferiore sia in assoluto, che percentualmente.
Pertanto si chiede che:
Venga rettificato il dato contenuto nella Relazione (p. 19 del PS0) rendendolo congruente con quello contenuto nella Tav. PS2, al fine di considerare completa la saturazione di Valletta Valsecchi per tale tipo di edilizia.
Più volte in passato si è già avanzata la richiesta sia al Presidente ALER, che all’Assessore ai Servizi Sociali del Comune, che in caso di demolizione e/o vendita delle aree delle case “ex profughi Giuliani” di via Scalarini e via VIII Marzo, le relative superfici vengano destinate esclusivamente a edilizia privata.
Mantova, 22.08.2012
(Giorgio Bassi)