GdM 23 febbraio 2013: Fumi nocivi, gas e odori dalla Ies: via al processo per dieci manager

Fumi nocivi, gas e odori dalla Ies: via al processo per dieci manager

…manager ed ex dirigenti della raffineria Ies, il processo che li vede imputati di inquinamento…2007 (subito dopo l’acquisizione della Ies da parte del gruppo Mol) presidente del consiglio…che è stata amministratore delegato della Ies fino al dicembre del 2009; Gyorgy Dezsenyi… di Giancarlo Oliani

— 23 febbraio 2013 —   sezione: MANTOVA

GdM 015

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GdM 23 febbraio 2013: Pronto il piano per risanare l’area Belleli

    GdM 016

    La Ies ha presentato alla Provincia il suo progetto…incontro in raffineria tra i vertici della Ies e i rappresentanti della Provincia nel corso…la società specializzata cui si appoggia Ies per questo tipo di lavori, ha presentato un…

    — 23 febbraio 2013 —   sezione: MANTOVA

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    GdM 23 febbraio 2013: Il Pd porta al Tar l’operazione Esselunga

      Il Pd porta al Tar l’operazione Esselunga

      …Cittadella dei servizi. «La prossima settimana presenteremo il ricorso al Tar contro il capitolo riguardante lo snodo di Porta Cerese – spiegano il capogruppo del Pd, Giovanni Buvoli e gli altri consiglieri democratici – In particolare contestiamo… di Nicola Corradini

      — 23 febbraio 2013 —   sezione: MANTOVA

      GdM 012 GdM 014

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      GdM 23 febbraio 2013: Italia Nostra: il Comune ci ripensi Non c’è bisogno di supermarket

        Italia Nostra: il Comune ci ripensi Non c’è bisogno di supermarket

        …presa l’impegno di risolvere il nodo viabilistico di Porta Cerese con due sottopassi e una serie di rondò, bocciati, però, da Italia Nostra: «Così – dice Cordibella – si porta solo più traffico sia in città che nei quartieri di Valletta…

        — 23 febbraio 2013 —   sezione: MANTOVA

        GdM 013

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        GdM 22/02/2013: «Giù le mani da Porta Cerese» Italia Nostra chiama Unesco

          «Giù le mani da Porta Cerese» Italia Nostra chiama Unesco

          …supermercato Esselunga (venturo) e sciogliere il groviglio di Porta Cereseminaccia di aggredire Palazzo Te. Due sottopassi ferroviari…che ha raddoppiato l’indice di edificabilità a Porta Cerese da 0,3 a 0,6, vincolando la costruzione della media…

          — 22 febbraio 2013 —   sezione: MANTOVA

          GdM 008

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          Storia del Comitato

          Storia del comitato

          Il comitato di Valletta Valsecchi (VV) è nato nel 2007, la data precisa è il 20.04.2007
          con lo scopo di “perseguire e favorire il miglioramento
          dell’ambiente e della qualità della vita dei residenti in equilibrio
          con le altre zone cittadine”.
          Abbiamo iniziato a incontrarci tra di noi durante l’epoca della
          giunta Brioni. Era la stagione dell’assessore Verde
          Saletta il quale sosteneva che il problema delle polveri fini in
          Valletta Valsecchi dipendesse dalla strada non asfaltata sull’argine
          maestro.

          Patto di quartiere

          Nell’estate del 2007 il Sindaco Brioni ci propose,
          in una logica abbastanza pioneristica di partecipazione attiva, o di
          democrazia partecipata, di stilare un cronoprogramma delle cose
          che avremmo voluto si facessero. I nostri desiderata.
          Creammo quattro tavoli: ambiente, manutenzione, viabilità e
          qualità della vita (Welfare) e iniziammo questo bellissimo lavoro
          che portammo a termine in una solenne assemblea pubblica con
          la presentazione alla cittadinanza. Dopo di che, non se ne fece
          più nulla.
          Capimmo quindi che senza un vero contatto con le leve del
          potere, i singoli cittadini non hanno alcuna possibilità di incidere
          sulle decisioni pubbliche. L’unico strumento avrebbe potuto
          essere quello giudiziale. Da una parte l’eventuale ricorso al TAR
          (da escludere per la nostra totale, croniche e istituzionale
          carenza di risorse economiche) e dall’altra quello degli esposti alla
          procura delle Repubblica.

          In ambito ambientale avevamo preso la buona abitudine di
          monitorare tutto ciò che accadeva intorno a noi, sia in ambito
          amministrativo che in ambito concreto.
          Era l’epoca in cui chiedevamo fortemente una corretta
          informazione sui dati e sulle emergenze, chiedevamo un serio
          rapporto di confronto con le industrie e con l’arpa, chiedevamo
          trasparenza sui dati e sulle metodologie impiegate.

          Benzene

          In particolare con ARPA emblematico è stato l’episodio del
          benzene. Da tempo registravamo i dati pubblicati sul sito
          dell’arpa. Per alcuni giorni vennero pubblicati dati relativi al
          benzene allarmanti.
          In particolare:
          22 Settembre 7 mcg/m,
          23 Settembre 7,5 mcg/m,
          24 Settembre 8,1 mcg/m,
          25 Settembre 10,1mcg/m
          Si evidenziava un continuo crescendo dei valori giornalieri del
          benzene (fuori norma, dato max era 6mcg/m) e, al tempo stesso
          e incredibilmente, nessun cenno e/o commento da parte degli
          organi di controllo nè delle autorità istituzionali.
          Quando coinvolgemmo la stampa accadde il finimondo, anche
          perché le risposte che ci vennero date furono talmente fuori
          luogo che furono come benzina sul fuoco e allarmarono ancora di
          più l’opinione pubblica. Magari non tanto per il dato, visto che
          molti non conoscevano nemmeno la tossicità del benzene, ma per
          la vaga presa di coscienza che forse chi avrebbe dovuto vigilare
          sulla nostra salute non lo faceva adeguatamente. Il direttore
          dell’ARPA, infatti, disse pubblicamente che se il dato era fuori
          norma, quando fino a quel momento era stato nella norma, era
          palese che il problema era tecnico. Il che è come dire che se i
          nostri figli che sono normalmente sani, un giorno hanno 39 di
          febbre, dobbiamo cambiare il termometro. L’assessore, da parte
          sua, si giustificò che nessuno lo aveva avvertito.
          Certo è che la mancanza di strumenti seri e efficaci rende
          oltremodo difficile la battaglia dei cittadini se non sono le forze
          politiche a fare propria la voce dei cittadini stessi.

          Prospettive future

          Il futuro: come lo vediamo?
          Siamo degli inguaribili ottimisti, ma una vera e seria politica di
          rinnovamento ambientale non la vediamo e non la possiamo
          vedere se non sarà accompagnata da inevitabili, drastiche,
          dolorose quanto lungimiranti, scelte politiche.
          Dobbiamo essere consapevoli e solidali con quanto riferito
          dall’assessore Grandi. Il problema ambientale (e il problema
          occupazionale, visto che ambiente e lavoro – o ambiente e
          sviluppo se lo guardiamo sotto una lente più capitalistica – vanno
          di pari passo) non può più essere affrontato con soluzioni
          tampone. E in questa ottica il dramma della Burgo, che
          certamente è un dramma per i lavoratori, per le famiglie, ma per
          la stessa città di Mantova, può e deve diventare una opportunità.
          Perché se è mancata prima la lungimiranza di capire che la
          soluzione del problema non poteva prescindere da una
          riconversione industriale, oggi non possiamo continuare a
          chiedere agli operai di sostenere loro, con le loro rinunce, con i
          contratti di solidarietà, con la cassa integrazione, la crisi
          economica che gli imprenditori forse avrebbero dovuto prevenire,
          o almeno prevedere, adottando per tempo gli accorgimenti
          opportuni. Il dramma diventa quindi l’opportunità per affrontare
          un problema che oggi non è più procrastinabile. Mantova non può
          più contare sull’industria della carta, ma anche del petrolchimico.
          Oggi è la Burgo, domani sarà la IES, dopodomani forse Polimeri
          Europa che pare però stia già attuando processi di riconversione.
          La dicotomia lavoro contro ambiente fortemente sbilanciata verso
          il primo, che ha ispirato lo sviluppo industriale dei primi anni del
          900, non può più essere. Ma nemmeno il ricatto occupazionale è
          più tollerabile. Non è più immaginabile che la salute sia barattata
          per un posto di lavoro. Anche perché l’eccesso di informazione
          negativa che riceviamo (vedi ILVA ma non solo) ci ha portato
          ormai a essere insensibili al problema della salute collettiva e
          della sua tutela. Ci ha assuefatti. Ci ha resi talmente indifferenti
          che ci ha portato talvolta a credere che il problema non ci sia, sia
          stato inventato da altri o riguardi solo gli altri.
          Non aspettiamo di esserci coinvolti noi stessi, le nostre famiglie.
          Non continuiamo a ragionare con la logica dell’orticello.
          La soluzione del problema ambientale non può quindi più
          prescindere da una riconversione del sistema industriale
          mantovano, e quindi da una corrispondente politica di sviluppo
          industriale “verde”, ma non può nemmeno prescindere da una
          rinnovata etica ambientale.

          Il condominio terra

          Perché se ciascuno di noi non ci mette un pochino del suo e ha la
          pretesa di ritenere che l’inquinamento non sia una conseguenza
          anche del suo uso, talvolta eccessivo, talvolta non necessario,
          dell’autovettura, del riscaldamento, dalla sua eccessiva
          produzione di rifiuti, non andremo mai da nessuna parte. Se non
          perdiamo l’idea dell’orticello di proprietà esclusiva da curare a
          scapito degli altri, a vantaggio di un’idea “condominiale” di questa
          nostra grande, amata terra, non andremo mai da nessuna parte.
          Anche per quanto riguarda le bonifiche, è vero ed è giusto che
          debbano essere quelli che hanno inquinato a pagare la bonifica.
          Ma questa logica giustizialista deve fare anche i conti con i tempi
          e i risultati della giustizia italiana. Che cosa ci servirà tra vent’anni
          una sentenza di condanna contro una azienda ormai estinta? Il
          problema è ora ed è già troppo tardi. Non si tratta più di decidere
          chi dovrà fare o pagare le bonifiche, ma quando si faranno.
          Perché se nel nostro condominio qualche idiota che non si sa chi
          sia (ma i sospetti sono sempre verso qualcuno) ha rotto
          l’ascensore non per questo possiamo pretendere che i condomini
          facciano le scale. Perché nei condomini ci sono anche gli anziani, i
          bambini, le mamme con i passeggini.
          E in questa metafora condominiale, noi, di valletta valsecchi siamo
          i condomini dell’ultimo piano.

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          Aria Gennaio 2013

          Relazione sugli inquinanti rilevati dalle centraline ARPA nella città di Mantova relative al mese di Gennaio 2013

          SO2
          I dati rilevati dalle centraline sono rimasti dentro la norma consentita valore min.<5 mcg/mc valore max 12 mcg/mc

          PM10 – I valori fuori dalla norma durante il mese di Gennaio 2013

          Centralina N° Giorni fuori norma Data Valore min. riscontrato Valore max riscontrato
          ARIOSTO

          17

          1,2,3,4,5, 6,7,8,9,10, 11,12,26,27,28, 29,30

          51mcg/mc

          99mcg/mc

          GRAMSCI

          13

          1,2,5,6,7, 8,9,10,11,12, 28,29,30

          55mcg/mc

          109mcg/mc

          S.AGNESE

          16

          1,2,4,5, 6,7,8,9,10, 11,12,27,28,29, 30,31 52mcg/mc

          110mcg/mc

          TRIDOLINO

          17

          1,2,4,5,6, 7,8,9,10,11, 12,19,22,27,28, 29, 30

          51mcg/mc

          117mcg/mc

          PM2,5 – I valori fuori dalla norma durante il mese di Gennaio 2013

          Centralina N° Giorni fuori norma Data Valore min. riscontrato Valore max riscontrato
          S.AGNESE

          26

          1,2,3,4,5, 6,7,8,9,10, 11,12,13,18,19, 20,21,22,24,25, 26,27,28,29,30, 31

          27mcg/mc

          99mcg/mc

          NO2 I dati rilevati dalle centraline sono rimasti nella norma consentita valore min 27 mcg/mc valore max 97 mcg/mc

          CO – I dati delle centraline si sono mantenuti per tutto il mese entro la norma (min.0,7 max 2,0)

          Benzene – Valori riscontrati dalle centraline nel mese di Gennaio 2013 si sono mantenuti entro i limiti consentiti con valori min <3mcg/mcg, max 5,2 mcg/mc (Centr.Gramsci)

          Ozono O3I valori si sono mantenuti entro la norma min.8 mcg/mc, max 64 mcg/mc

          Meteo Gennaio 2013

          Sereno Variabile Nuvoloso Pioggia Nebbia
          3gg 7gg 9gg 8gg 4gg

          La Tabella sottostante rappresenta il numero dei giorni in cui i dati ARPA nel mese di Gennaio 2013 non erano disponibili

          Centralina

          SO2

          PM10

          PM 2,5

          NO2

          CO

          Benzene

          Ariosto

          1

          0

          *

          1

          *

          1

          Gramsci

          10

          7

          *

          10

          10

          10

          S.Agnese

          *

          0

          0

          0

          0

          0

          Tridolino

          0

          0

          *

          0

          0

          *

          *Manca l’apparecchiatura per il rilevamento dei dati

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          2013_01_23 GdM Italia Nostra prova a smontare il PGT

          Gazzetta di Mantova del 23.01.2013

          Italia Nostra prova a Smontare il PGT di Igor Cipollina

          2013_01_23_GdM_IN_PGTc

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          GdM 15 gennaio 2013: Sodano-Esselunga, si tratta: «Vogliamo fare in fretta»

          Sodano-Esselunga, si tratta: «Vogliamo fare in fretta»

          …architettonico che è Palazzo Te con una soluzione che sciolga il nodo…progetto che tenga conto dell’area vincolata del Te e della viabilità della zona…prescrizioni ministeriali sull’area del Te, ma mette in difficoltà i negozi… di Sandro Mortari

          — 15 gennaio 2013 —   sezione: MANTOVA

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          GdM 09 gennaio 2013: Operazione Porta Cerese La giunta vuole far presto

          Operazione Porta Cerese La giunta vuole far presto

          …quello che il Pgt consente a Te Brunetti e a Ghisiolo, e…acquistato da Coopsette l’area e l’immobile a fianco…la vicinanza con Palazzo Te, sia dal punto di vista viabilistico…ed essendo quella un’area sotto la tutela dell…non sfregeranno PalazzoTe. Inoltre, Esselunga dovrà… di Sandro Mortari

          — 09 gennaio 2013 —   sezione: MANTOVA

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