GdM 16 gennaio 2014: Rocambolesco inseguimento I malviventi abbattono il semaforo

Rocambolesco inseguimento I malviventi abbattono il semaforo

…è concluso all’incrocio con la Cisa, in piazzale Ragazzi del ’99, davanti al  vecchio palasport. Qui i tre malviventi inseguiti hanno perso il controllo della vettura, prima abbattendo un palo e un semaforo, poi finendo prima…

  • — 16 gennaio 2014 —   sezione: MANTOVA
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GdM 09 gennaio 2014: Vandali in azione a Natale: asilo chiuso per un giorno

Vandali in azione a Natale: asilo chiuso per un giorno

…rubinetto aperto: brutta sorpresa al rientro dalle vacanze di Natale per insegnanti e bambini della scuola materna statale Anna Frank di Valletta Valsecchi. A lasciarla: un vandalo o un ladro mancato visto che sembra abbia portato via solo qualche detersivo…

— 09 gennaio 2014 —   sezione: MANTOVA

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GdM 06 gennaio 2014: Bottiglia incendiaria in via Volta

Bottiglia incendiaria in via Volta

MANTOVA. Una bottiglia incendiaria contenente un grosso petardo lasciata davanti al negozio di cellulari…Qualcuno, o forse più di una persona, ha comunque lasciato la bottiglia contenente il grosso petardo contro la vetrina del negozio attaccandola…

— 06 gennaio 2014 —   sezione: MANTOVA

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La posizione del Comitato sul progetto Esselunga

La Gazzetta di Mantova del 3 Gennaio 2014 ha sintetizzato la posizione del Comitato di Valletta Valsecchi riguardo il progetto Esselunga: «Esselunga? Un progetto miope»

G.d.M. 03.01.2014

Di seguito la lettera integrale:

Quale Mantova futura nelle idee dell’Amministrazione e dei privati?

In questi giorni molti mantovani hanno ricevuto la missiva di Esselunga s.p.a che ha voluto “fornirci alcuni documenti ed alcuni concetti” in merito alla costruzione di un nuovo “negozio di vicinato” nella zona di Palazzo Te / stadio. Il nostro comitato è stato citato negli articoli allegati. Non possiamo dunque esimerci dal fornire “concetti” per chiarire il nostro pensiero in merito al progetto di Esselunga.

Premesso che ci esprimiamo sulle notizie disponibili in attesa che l’Amministrazione rompa il silenzio e dia informazioni ufficiali ai cittadini dai quali è stata posta al servizio della cosa pubblica, con riferimento ai punti della lettera non possiamo non notare che:

• La planimetria che riporta l’ubicazione del supermercato è molto vecchia, sono presenti ancora il vecchio fabbricato della S.C.I.A. e i distributori di benzina. Questo aspetto non è secondario in quanto nei lavori presentati mancano totalmente gli accessi all’attuale piazzale Mozzarelli, (palazzo della Gazzetta di Mantova / abitazioni / studi medici e di professionisti) e al parcheggio in piazzale Porta Cerese. Non è dunque esaustiva la modifica della viabilità nella zona riportata e le relative valutazioni definitive.

• In merito all’edificio “discreto”, le valutazioni sono personali ed opinabili ma certo tutto si può dire di un capannone di un supermercato tranne che sia “discreto”. In merito poi al “negozio di vicinato” è forse il caso di ricordare che la definizione di legge considera “esercizio di vicinato” il negozio la cui superficie di vendita raggiunge al massimo i 250 mq (http://sportellounico.comune.mantova.it/index.php/commercio/51-procedimenti/190-vorrei-aprire-un-esercizio-di-vicinato), valore certamente lontano dalla metratura annunciata nella lettera di Esselunga (2500mq). Non siamo infatti contrari ai negozi di vicinato (ed alla concorrenza): chi segue le vicende del nostro quartiere sa con quale rammarico abbiamo colto la chiusura del punto vendita del Pellicano in via L. Ariosto e che abbiamo coinvolto altri soggetti per tentare il subentro di un’altra analoga attività a favore del quartiere.

• In merito ai parcheggi non è tanto in discussione quelli che verrebbero costruiti ma quelli che verrebbero eliminati. Infatti, la vicinanza con Palazzo Te non è l’unica fonte di preoccupazione ma lo è forse ancor di più la vicinanza quella con lo Stadio. É opportuno ridurre i parcheggi in quella zona?

• Riguardo la vicinanza con lo stadio, tutti i residenti nella sua prossimità hanno ancora vivo il ricordo delle chiusure al traffico della zona durante gli anni di serie B e C dell’AC Mantova, con la chiusura anche pedonale degli accessi, e persino la chiusura del luna park nel periodo di S. Anselmo. Sono note le proteste di allora dei residenti che non potevano raggiungere le proprie abitazioni. Cosa dunque succederà se lo stadio dovrà accogliere incontri di livello? Si vieterà l’accesso a Esselunga nei pomeriggi di sabato o domenica, notoriamente i giorni di maggior vendita?

• Ed eccoci ad uno dei punti chiave di maggior preoccupazione: il traffico: siamo preoccupati per l’accesso proprio su Porta Cerese e le zone limitrofe, ancor più che per la costruzione di un supermercato. Riteniamo infatti negativo per la città affrontare questo nodo viario prima di aver terminato la Tangenziale Sud, Riteniamo infatti che Porta Cerese sia un punto nevralgico, non solo del traffico, ma anche della visione che si ha della città.

Chiediamo: è quella prospettata da Esselunga la soluzione del problema all’ingresso in città? Solo se lo si vede in un’ottica di soluzione a breve termine. Non è infatti tale se si vuole tentare d’avere una visione lungimirante della città stessa. Il sottopasso (che per le norme attuali deve avere dimensioni – diametro e profondità – tali da consentire il transito dei mezzi di soccorso e quindi anche i camion), a nostro avviso, avvantaggerebbe soprattutto il passaggio in città dei pendolari giornalieri con aumento in Corso Garibaldi e Via Trieste e verso via Brennero incentivando il traffico pesante sulla stessa via che, ricordiamo, è strada classificata a “Rischio di Incidente Rilevante” a motivo delle merci pericolose che vi transitano, con pericolo quotidiano per i presenti nelle aree adiacenti il percorso (un domani per gli utenti dello stesso supermercato in progetto!). In questa strada è tutt’ora in vigore l’Ordinanza n. 01/ 2008 del 19/02/2008 della Provincia di Mantova “di chiusura permanente al transito per i veicoli di massa a pieno carico superiore a 7,5 tonnellate, ad eccezione di quelli che devono effettuare operazioni di carico e scarico…”. Se fosse fatto rispettare quotidianamente tale divieto, oltre alla sicurezza di tutti, si otterrebbe la riduzione anche delle lunghe code per il transito da e per la ex S.S. Cisa. La nostra proposta di lungo termine, dunque, per la riduzione del traffico in accesso alla città è il completamento della tangenziale SUD, dalla Valle dei Fiori alla A22 e il “futuribile” trasferimento del traffico ferroviario della Mantova-Monselice su un altro itinerario. E’ infatti ammissibile che dei convogli ferroviari con carichi pericolosi possano ancora transitare a pochi metri dalle abitazioni di Valletta Valsecchi, Te Brunetti, Valletta Paiolo, l’ospedale e Palazzo Te?

• La cementificazione poi è l’altra principale nostra preoccupazione data dalle garanzie che Esselunga possa dare in merito al completamento di tutte le opere. Può l’azienda ripagarsi con questo “supermercato di vicinato” tutti i costi necessari per la loro realizzazione? La paura è che si verifichi una situazione analoga a quella avuta ad esempio con la promessa costruzione del sovrappasso in zona cimitero / Borgochiesanuova, dove la sopraelevata è poi rimasta incompiuta; o come il sottopasso pedonale previsto con la costruzione dei palazzi in zona Ex Scia e mai effettuato. Ecco: non vorremmo che, fatto il supermercato, tutto resti come prima o, peggio, incompiuto. Quali sono le garanzie in tal senso ricevute dalle nostre amministrazioni?

Molte di queste domande dovrebbero avere risposta dall’Amministrazione comunale alla quale in precedenti occasioni abbiamo chiesto un confronto, notizie, chiarimenti e proposte. Già: proposte, perché tutto si può dire del nostro Comitato tranne che sia un comitato solo “del No”. Basti citare l’ultima (in ordine di tempo) proposta con le “Osservazioni al piano della mobilità ciclistica del Comune di Mantova” presentate la scorsa settimana e disponibile on-line.

Invece dall’Amministrazione comunale solo silenzi, e questa è un’altra nostra grande preoccupazione. In fondo un imprenditore fa il suo mestiere, ma un amministratore dovrebbe fare il suo, dovrebbe dare una organizzazione lungimirante alla sua città e informare i cittadini. È questo lo sviluppo futuro che si vuole dare a Mantova,: quello di una città fondata sui super/ipermercati? Che fare allora dell’area? Perché non destinarla a un nuovo palazzetto dello sport? Tutti sanno quanto sia difficile reperire uno stabile, una palestra adeguata, e il PalaBam non svolge di certo questa funzione. Perché non realizzare un’area espositiva collegata a Palazzo Te e altre risorse culturali della città per attrarre turismo di qualità?

Ci attendiamo quindi spiegazioni e dettagli “ufficiali” su quanto visto nella documentazione che ci è pervenuta. Cittadini Mantovani dite la vostra opinione: è importante!

Un’ultima parola riguardo la carta prepagata che Esselunga “si è permessa d’inviarci”. La nostra proposta è raccoglierle e donarle alla Caritas locale. La cronaca di Mantova dimostra che il bisogno c’è.

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2007: la nascita del Comitato (da la Gazzetta di Mantova del 29/5/2007)

Valletta Valsecchi, ecco il comitato: «Ci batteremo contro il degrado»

29 maggio 2007 —   pagina 15   sezione: Cronaca

 «Il nostro obiettivo è contenuto nello statuto: perseguire e favorire il miglioramento dell’ambiente e della qualità della vita dei residenti nel quartiere di Valletta Valsecchi, valorizzandolo. Speriamo che le istituzioni accolgano il nostro messaggio, noi siamo pronti a confrontarci con loro». Giorgio Bassi è uno dei soci fondatori del neo comitato, il referente «in attetsa dell’assemblea che eleggerà gli organismi dirigenti»; è lui, per ora, che presenta il gruppo alla città, nel corso di una conferenza stampa nella sede della Cisl. Accanto ha alcuni amici come Arianna Monesi, Lucio Breda, Claudio Caprari, Amerindo Torre, Roberto Capuzzo, Davide Colorni, Alessandro Fracasso, Anna Maria Fagnoni e Chiara Pinfari. «Abbiamo iniziato a tovarci nel marzo scorso perchè tutti avvertivamo la necessità di fare qualcosa per il nostro quartiere che sta scivolando verso il degrado». I soci hanno ormai raggiunto il centinaio di unità e venerdì sera alle 20,45, nella sede Cisl di via Torelli, terranno la prima assemblea pubblica, cui seguirà quella per l’elezione di presidente e direttivo. «Nella seconda – annuncia Bassi – ci occuperemo anche della modifica al nostro statuto che ci ha chiesto il Comitato 23 aprile, quello che ha organizzato la fiaccolata nel quartiere. Speriamo di poter collaborare con loro visto che gli obiettivi sono gli stessi». Il comitato di Valletta Valsecchi ha condensato il suo programma in 11 punti. «I principali – spiega Bassi – sono la riapertura al traffico di via Volta e, quindi, la fine dei cantieri, e il completamento dell’asse sud con la bretella di collegamento con la A22 al casello di Mantova sud. E’ necessario, quindi, il completamento della tangenziale est secondo il tracciato previsto dal protocollo del 1996, per impedire il traffico pesante su via Brennero». Tra gli altri punti figurano la riqualificazione del piazzale antistante i negozi del complesso condominiale San Giovanni di via Ariosto e via Mozart; la delocalizzazione dello stadio, il miglioramento della qualità dell’aria mediante la realizzazione degli abbattitori di nox alla centrale Enipower, la verifica degli impegni che a suo tempo si assunse la Ies; la soppressione della tratta ferroviaria fino al Frassino; l’estensione a Valletta Valsecchi del regolamento di decoro urbano valido oggi solo per il centro.

http://ricerca.gelocal.it/gazzettadimantova/archivio/gazzettadimantova/2007/05/29/NC5PO_NC503.html

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GdM 24 dicembre 2013: Troppe auto in doppia fila I ciclisti: «Servono più multe»

Troppe auto in doppia fila I ciclisti: «Servono più multe»

…e mezzo di larghezza contro i due e mezzo previsti dal codice della strada. Così facendo, il paradosso è che in Valletta Valsecchi c’è una pista progettata dagli uffici tecnici del Comune che la Polizia locale non riconosce. E vanno multati anche coloro… di Sandro Mortari

— 24 dicembre 2013 —   sezione: MANTOVA

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2013_12_17: Biciplan, osservazioni del quartiere consegnate in comune

Osservazioni di carattere generale

Secondo la nostra associazione, Comitato Valletta Valsecchi, manca nella concezione generale del Piano, l’idea che la bicicletta possa e debba essere un mezzo di trasporto urbano non subalterno alle automobili. In particolare per le scarse realizzazioni previste dal Piano nel quartiere Valletta Valsecchi, queste sembrano essere esclusivamente funzionali all’attraversamento del quartiere da e per la zona di Bosco Virgiliano, per uso ludico/turistico e non per un costante utilizzo della bicicletta da parte dei residenti, come mezzo di trasporto principale e di collegamento con i restanti quartieri della città per finalità lavorative, scolastiche o del tempo libero.

  • Portare in priorità alta l’intervento previsto nel Piano sulla ciclopedonale di via L. Ariosto, questo per consentire il collegamento immediato con la ciclopedonale esistente in via L.C.Volta, quella in costruzione di via Brennero e quella verso i giardini Baden Powell / bosco Virgiliano.
  • Completamento con priorità alta della segnaletica orizzontale sulle ciclopedonali esistenti in quartiere in via Grossi, piazzale C.Mozzarelli  e via L.C.Volta. E’ infatti necessario il disegno sulla sede stradale del segnale raffigurante le biciclette, come ad esempio quelle realizzate sulla ciclopedonale di viale Risorgimento, per ricordare ai pedoni in transito ed agli automobilisti in sosta, il passaggio delle biciclette, ai fini della sicurezza di tutti. La segnaletica verticale indicante la presenza di una pista ciclopedonale è già presente.
  • Messa in sicurezza dell’incrocio tra via L.C. Volta, via Campi e via S.Allende. Qui infatti il tratto di pista ciclabile adiacende alla Pizzeria “La Mamma” è spesso utilizzato come parcheggio, costringendo i ciclisti sulla sede stradale e limitando la visibilità verso le auto in arrivo da via Campi.
  • Richiesta della realizzazione di almeno due ulteriori ciclabili in quartiere, oltre a quelle previste nel Piano. Una, prioritaria,  in Strada Diga Masetti, per completare l’anello di quartiere e rendere più capillare e fruibile ai residenti la rete delle piste ciclopedonali in quartiere. Questo anche in considerazione della riqualificazione della strada prevista con gli attuali lavori di posa delle nuove tubazioni del teleriscaldamento ad opera di TEAsei, s.p.a., che con gli stessi lavori sta realizzando la ciclopedonale in via Brennero,  e della realizzazione del parcheggio all’intersezione con L’Argine Maestro, che renderebbe rimodulabile la sistemazione degli attuali posti auto per far posto alla ciclopedonale. In Strada Diga Masetti è a nostro avviso necessaria la realizzazione di pista ciclopedonale per mettere in sicurezza il transito delle bici, la strada infatti presenta un volume di traffico veicolare non secondario in quanto  è di  fatto utilizzata, insieme a via Torelli, come tangenziale interna per l’accesso al centro e al parcheggio Anconetta, in modo da aggirare i semafori di piazzale Porta Cerese. Volume di traffico opportunamente rilevato anche dalla Polizia Locale che in questa via effettua spesso controlli del rispetto della velocità con postazione mobile di tele-laser. Nel nuovo parcheggio in costruzione tra strada Diga Masetti e l’Argine Maestro, in posizione strategica all’ingresso della città,  inserimento di una postazione di scambio auto/ bici.

Seconda ciclopedonale richiesta è in via Luzio, per collegare il quartiere alla zona di Palazzo Te ed alle ciclopedonali, previste dal Piano, nella zona dello Stadio. Di questo intervento riveste priorità alta, a nostro avviso,  l’adeguamento e messa in sicurezza dell’attraversamento pedonale semaforico, su piazzale Porta Cerese all’altezza di viale Te, dove ad esempio, i lunghi tempi d’intervento del segnale di verde per i pedoni/ciclisti, ne disincentiva la fruizione ed il rispetto della segnalazione, con gravi rischi di sicurezza per tutti.

  • Per il collegamento del quartiere con altre zone della città, per un uso della bici non a fine ludico, riveste alta priorità la realizzazione di un percorso sicuro  ciclabile con la scuola media “Sacchi” in via Frattini, scuola principalmente fruita dagli studenti del quartiere. Nel Piano se pur risulta la realizzazione di una pista ciclabile in Corso Garibaldi, non vi è alcun tracciato previsto in via Frattini. Inoltre in Corso Garibaldi, tra via G. Romano e via Corridoni, è indicata come “attualmente presente” una ciclabile che in realtà è la corsia preferenziale per i mezzi pubblici che, in considerazione degli orari di apertura del varco con telecamera posto all’altezza del crocevia con il Lungolago dei Gonzaga, è di fatto spesso una normale strada aperta alle auto, che raccoglie importanti volumi di traffico. Inolte questa corsia, indicata come ciclabile presente, è a senso unico in direzione dello stadio, quindi in questo tratto di corso Garibaldi verso il centro storico manca totalmente in progetto un percorso diretto e sicuro. A nostro avviso si potrebbe, invece della difficile realizzazione in Corso Garibaldi, rendere a senso unico per le automobili (il senso di marcia ai fini della ciclopedonale è indifferente) via A. Mori e via Gandolfo, accentrando sulla sede stradale una fila dei parcheggi auto esistenti e ricavando quindi lo spazio per la creazione di una pista ciclopedonale, collegata a quella presente in Viale Risorgimento. Il progetto di Corso Garibaldi potrebbe essere sostituito dunque da ciclabili sulle strade parallele, uno appunto in via A. Mori e l’altro, previsto per altro nel Piano, in via Grayson.  Per l’accesso a quest’ultima ciclopedonale va a nostro avviso considerato che una parte degli stessi volumi di traffico di Corso Garibaldi, che si creano con l’apertura del varco del Lungolago, si spostano poi su via Gradaro, (utilizzata come scorciatoia per uscire dalla città con il percorso via Volta, via Ariosto, via Bennero e per l’accesso al supermercato Conad), dove è indicata una ciclopedonale esistente che di fatto è una strada d’impossibile utilizzo in sicurezza da parte delle biciclette, anche a causa delle larghezza della sede stradale. Ciclabile quindi non inseribile nella rete di quartiere e nel Piano.

 

 

Errori materiali.

  • Tra via L.C. Volta e via Grayson la continuità delle ciclopedonali, la prima esistente la seconda in progetto, risulta essere indicata da un tratto di ciclopedonale che attraversa due proprietà private, chiuse da tre cancelli. Una proprietà è il cortile del convento delle “Suore Oblate dei Poveri” e l’altra nel sagrato antistante la Parrocchia della chiesa S. Maria del Gradaro. I cancelli carrabili sono quasi sempre chiusi ed anche ammesso che quelli pedonali siano invece lasciati sempre aperti, il transito nel portone pedonale tra il sagrato ed il parcheggio del convento è possibile solo su di un marciapiede con gradino, certamente non utilizzabile in bici anche per la ristrettezza del passaggio. Ad oggi comunque non ci risulta che nessun accordo definitivo od anche contatti, volti a verificare una reale disponibilità, siano stati presi con le due proprietà al fine di lasciare il libero transito sul loro suolo. Inoltre l’inserimento di questo pezzo di ciclabile nell’ambito del Percorso “Mantua me genuit”, e non in una direttice di quartiere, evidenzia ancora una volta la visione non “di quartiere” del Piano ed una concezione dell’uso della bicicletta esclusivamente a fini turistici/ricreativi.

 

Altro

Per quanto riguarda invece altre zone della città necessità di prolungamento di circa 40 metri la ciclabile di via Montello, lato piscina comunale fino ai giardini del Te, evitando quindi di dover attraversare di fronte alla piscina per passare sul lato opposto (dove la ciclabile continua) per poi dover attraversare nuovamente al semaforo delle Aquile per recarsi ai giardini (2 attraversamenti = 2 eventi a rischio); Attualmente infatti tale lato è occupato da una zona sterrata pavimentata con ghiaia ed adibita a parcheggio auto. Sarebbe certamente da riqualificare.

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GdM 15 dicembre 2013: Il comitato: «Solo altro traffico»

Il comitato: «Solo altro traffico»

…di professione e presidente del Comitato civico di Valletta Valsecchi ha già ricevuto la busta inviata dalla società del gruppo…speculazione edilizia a scopo commerciale. Solo in Valletta Valsecchi ci sono un supermercato chiuso e più di trenta vetrine vuote…

— 15 dicembre 2013 —   sezione: MANTOVA

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GdM 11 dicembre 2013: Alloggi sicuri per gli anziani L’assessore rinnova l’accordo

Alloggi sicuri per gli anziani L’assessore rinnova l’accordo

…Con l’Amministrazione comunale collaborano Centro aperto, Associazione difesa degli anziani, Centro sociale di Valletta Valsecchi, Club delle tre età e Csvm. Per informazioni si può telefonare ai numeri 0376-262975 e 0376-338223. Infine, con la…

— 11 dicembre 2013 —   sezione: MANTOVA

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GdM 30 novembre 2013: Chiude in attivo il bilancio 2013 del centro sociale

Chiude in attivo il bilancio 2013 del centro sociale

Il centro sociale di Valletta Valsecchi ha chiuso positivamente il proprio bilancio. Giovedì sera si…Viste le difficoltà finanziare del centro di Valletta Valsecchi – ha detto Irpo – e dato il ruolo fondamentale di riferimento…

— 30 novembre 2013 —   sezione: MANTOVA

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